BAMBINO EBREO AGGREDITO IN UNA SCUOLA A FERRARA

BAMBINO EBREO AGGREDITO IN UNA SCUOLA A FERRARA

Due studenti di prima media, nello spogliatoio della palestra della loro scuola hanno aggredito verbalmente un coetaneo. Uno dei due ha urlato: “quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di…”.Il ragazzino tornando a casa ha raccontato tutto alla mamma che in seguito ha chiesto spiegazioni agli insegnanti. Undocente, il giorno dopo, ha parlato alla classe: “chi è stato a dire quelle cose?”, ha chiesto. In tutta risposta una, flebile voce ha chiesto scusa.La preside dell’istituto comprensivo ha dichiarato: “i due ragazzi hanno capito, si sono scusati. Ora devono comprendere che per ogni comportamento c’è una conseguenza. Quale? Lo decideremo nel prossimo consiglio di classe straordinario. Non bisogna minimizzare ma contestualizzare. La madre è rassicurata e soddisfatta del comportamento della scuola. Anche i genitori dei ragazzi che hanno aggredito il compagno si sono scusati. I loro figli hanno ammesso e capito la gravità della cosa. La situazione era già stata presa in mano”.Andrea Pesaro, guida della comunità ebraica ferrarese ha affermato: “dove un ragazzino può trovare quelle parole? Una nozione così specifica, chiara, violenta come quella dei forni? Bisogna capire le radici di questo antisemitismo, da quali canali può essere arrivato fino a raggiungere un bambino”. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini a sua volta è intervenuto sull’accaduto, affermando: “inaccettabile episodio di bullismo e razzismo. Ancora più spregevole perché avvenuto in una scuola. Sarò presto in città e vorrei incontrare il ragazzo e la sua famiglia e gli insegnanti, insegnanti che certamente riusciranno a evitare che simili episodi di violenza si ripetano in futuro”. Massimo Bussetti, ministro dell’istruzione, aggiunge: “la scuola è e deve essere luogo di solidarietà, di inclusione, di accoglienza, di condivisione, di pace. Non sono tollerabili atti di antisemitismo e di razzismo. Per questo, ho attivato subito il nostro Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna chiedendo di approfondire il caso emerso in una scuola di Ferrara e di fornire ogni supporto necessario affinché non si ripeta nulla di simile in futuro”.Lo spiacevole episodio è accaduto a Ferrara che è l’unica città italiana ad avere due sinagoghe e il museo della Shoa. Strano che succeda proprio lì.