CASAPOUND. ANCORA ODIO SOCIALE VERSO I PIÙ DEBOLI

Parrocchia di San Gregorio Magno alla Magliana, piena periferia della Capitale. Don Antonio Interguglielmi, in quell’avamposto di frontiera, distribuiva pacchi viveri agli indigenti. A tutti gli indigenti, nessuno escluso. Almeno fino al vile intervento di Casapound. Si sono piazzati davanti alla chiesa. Donne in prima fila e gli uomini – facce truci e tatuaggi a ricordare gli abomini del novecento cui si ispirano – dietro. Una azione vigliacca, intimidatoria e – appunto – degna della peggior tradizione fascista. Per impedire che si svolgesse la processione multietnica per la tradizionale distribuzione pasquale degli aiuti ai bisognosi.“Prima gli indigenti italiani”, urlato con il ghigno violento. Kostel, 47enne romeno del campo della Magliana, ha tentato inutilmente di entrare in parrocchia: “Mi hanno chiesto: dove vai? Sei residente? Ecco i documenti, ho risposto, ma mi hanno cacciato. Mai successo, in tanti anni”.E il prete, in tutto questo, muto.Accondiscendente verso questa insopportabile violenza. Fatta da un partito, poi, che non dovrebbe esistere per Legge e per Costituzione. E che invece genera quotidianamente odio sociale, verso i più deboli. E poi pasteggia al caldo di un immobile sottratto alla comunità in pieno centro romano. Togliendo agli italiani milioni di euro di risorse. Loro, non certo gli ultimi.