DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI VIA LIBERA A QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA

DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI VIA LIBERA A QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il famoso decretonecontenente i due cavalli di battaglia dei leader gialloverdi.“Non promesse estemporanee, ma un progetto di cui sono fiero”, ha detto in conferenza stampa il premier Conte. Un ultimo vertice, stamattina, per definire quei punti ancora in sospeso e rimuovere qualche criticità da ambo le parti. Le risorse ci sono tutte sia per quota 100 che per il reddito di cittadinanza: questa la nota al termine dell’incontro nel quale il governo si dichiarava soddisfatto soprattutto per aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Un decretone arrivato in porto, dunque. Piena soddisfazione per Di Maio e Salvini per aver portato a casa i due punti più contestati e avversati dalle opposizioni e fortemente osteggiati anche dalla Ue. “Giorno storico e a vincere sono, come sempre, i cittadini.Un risultato che ripaga anni di battaglie portate avanti dal M5S”, questo il commento di Di Maio, per la sua norma ‘anti-divano’ fresca di approvazione. Più provocatorio, com’è nel suo stile, Salvini che ‘dedica Quota 100 alla signora Fornero e al signor Monti’. QUOTA 100Quota 100, che consentirà di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi, avrà una durata triennale, 2019-2021, e differenti finestre d’uscitaper i dipendenti pubblici (a partire dal 1° agosto),rispetto ai lavoratori privati che potranno richiedere l’uscita dal lavoro dal 1° aprile. Un posticipo necessario per gli statali per garantire una certa continuità dei servizi a cittadini e imprese e programmare il ricambio generazionale. In compensoil trattamento di fine servizio sarà immediato, per quotisti e non.“Stop al differimento”, assicura la ministra Bongiorno, “partendo da ‘quota 100’ abbiamo sentito l’obbligo di affrontarlo per tutti: non puoi creare dipendenti di serie A o B. Prevedendo l’anticipazione solo per i quotisti, avremmo favorito solo questa categoria, trascurando tutti gli altri dipendenti”. Prorogata anche la cosiddetta “Opzione Donna”,ovvero il diritto, per le nate entro il 31 dicembre 1959 che abbiamo maturato un’anzianità contributiva pari o superiore ai 35 anni, al trattamento pensionistico anticipato ricalcolato col metodo contributivo. REDDITO DI CITTADINANZADel reddito di cittadinanza potranno beneficiarne oltre 1 milione e 400mila famiglie, queste le stime del ministero del Lavoro. Tra loro anche stranieri purché residenti in Italia da ameno 10 anni. Il reddito, al via da fine aprile,decorre dal mese successivo a quella della richiesta econsta in 780 euro per un nucleo di un solo componente fino a 1330 euro per una famiglia di tre adulti e due minorenni. Il diritto viene riconosciuto per 18 mesi e può essere rinnovato dopo la sospensione di un mese. I requisiti richiesti:1) avere un reddito Isee inferiore a 9360 euro; 2) avere un patrimonio mobiliare non superiore a 6000 euro (accresciuto di 2000 per ogni componente della famiglia, fino ad un massimo di 10.000). Massimali, questi, che possono aumentare di 5000 euro per ogni figlio con disabilità. I beneficiari devono firmare il cosiddetto ‘patto per il lavoro’che consta nel fare formazione, ricerca attiva del lavoro, sostenere i colloqui e accettare almeno una di tre offerte di lavoro ‘congrue’. Queste le modalità: entro i primi sei mesi va accettata un’offerta entro i 100 Km dalla propria residenza, dopo il sesto mese scattano i 250 km, dopo un anno in territorio nazionale (se non si hanno minori o disabili a carico). Previsti sgravi fiscali per le imprese che assumono a tempo pieno e indeterminato chi percepisce il reddito e non lo licenzia per due anni.Maggiori dettagli e chiarimenti potranno essere ricavati dai decreti attuativi ma è chiaro fin da subito, come ha più volte evidenziato Di Maio chechi farà il furbo, fornendo dati non veritieri sarà punito con la reclusione che va da uno a sei anni,oltre alla decadenza del beneficio e al recupero di quanto percepito indebitamente. Esclusi dal reddito i carcerati, chi si è licenziato,chi possiede moto di grosse cilindrate, auto superiori a 1600 cc. acquistate sei mesi prima, navi e imbarcazioni da diporto. Critiche invece le opposizionisu entrambi i provvedimenti: non producono lavoro, quindi crescita nel Paese.