FESTIVAL CHE VA, FESTIVAL CHE ARRIVA. IN ABRUZZO TORNA A ESIBIRSI SILVIO

FESTIVAL CHE VA, FESTIVAL CHE ARRIVA. IN ABRUZZO TORNA A ESIBIRSI SILVIO

Come ogni anno il Festival di Sanremo non ci fa mancare le polemiche.La vittoria di Mahmood ha sollevato l’opinione pubblica. Il voto popolare è stato violato, il popolo è sovrano… Questi “complottisti” proprio non vogliono smetterla di romperci le uova nel paniere e come vecchi scorpioni riescono a pungere, e in un rush finale si aggiudicano la vittoria del loro preferito. L’Ordine mondiale ha sporcato anche l’ultimo sogno degli italiani, scegliere il vincitore del Festival di Sanremo. Tutte queste insulse polemiche hanno fatto passare in sordina la vittoria, domenica scorsa, di una politica vecchia e il riproporsi al timone della regione Abruzzo di una vecchia guardia, un highlander, il leader per eccellenza, il “presidente” (che poi vorrei sapere perchè lo chiamano ancora presidente), Silvio Berlusconi. Eh si, il voto popolare ha scelto per la vecchia e stantia politica, quella che ha distrutto l’Italia pezzo, pezzo. Quella del reale default del 2010. Perchè alla fine noi italiani dimentichiamo e ci divertiamo a chiudere e riaprire sipari come se la nostra nazione fosse un teatro di assurdi e improponibili guitti o ancora peggio, giullari di corte.Perchè poi il sipario sul 69°Festival della canzone italiana è calato e se ne è aperto subito un altro… Il Centrodestra alla conferenza stampa non ha fatto mancare i suoi sketch. È stato come assistere alla presentazione di un nuovo programma comico che verrà proposto nei prossimi anni alla Regione Abruzzo. Tra le risate dei presenti il caro Silvio ha promesso di esserci, ogni mese farà un suo blitz per controllare personalmente… Una intenzione che può essere anche vista come una minaccia… L’Abruzzo ha già pagato il suo prezzo e questo Stato non è “stato” poi così clemente.Ma noi italiani dimentichiamo…Per non sbagliare, la colpa dell’inettitudine verso il terremoto dell’Aquila è sicuramente stato provocato da un governo di sinistra…E poi il parlare per ultimo… Dobbiamo ricordare a Berlusconi che in questo momento la frase “l’ultimo sarà il primo” proprio non quadra, anzi… Forse non ha guardato Sanremo (giustamente è il non più presidente mediaset), Ultimo è arrivato secondo… I complottisti lo hanno fatto fuori. Quindi, bisogna avvisare anche il buon Silvio che parlare per Ultimo non porta bene… Ma poi, anche gli stessi alleati lo hanno deriso, pensate che bella alleanza… Matteo con le mani al cielo che dice in milanese “speremmo ben” e la Meloni che fa il verso e coprendosi la bocca sparla del “PRESIDENTE” Silvio.Ma poi, Silvio, si è reso conto che nel centrodestra il suo adorato alleato ha preso una sacca di voti suoi? Si è reso conto di aver allevato una serpe in seno?Matteo fa l’amicone, Matteo fa alleanze. Matteo cambia casacche e facce, con una velocità da far invidia al bravissimo trasformista Arturo Brachetti.Matteo, il Capitano, l’intoccabile, la guida spirituale del popolo italiano.Che popolo strano che siamo… Facciamo politica in rete, ma dentro quella cabina elettorale, ci va in pappa il cervello e come vecchi martiri decidiamo di continuare ad autoinfliggerci dolore frustandoci con il cilicio.Chissà se il M5s si è reso conto che farà la fine di Silvio. Una sacca di elettori del M5s non ha mai nascosto di essere di destra e quando questa improponibile alleanza si scioglierà, il Movimento dovrà accettare che la politica è fatta da due schieramenti, uno di destra e uno di sinistra… Il principio universale che in questi anni ha perseguito il Movimento è proprio una politica che non si ispiri a nessuna delle basi ideologiche. Si scioglierà come neve al sole.A meno che in casa pentastellata non si riesca a trovare un meccanismo di valutazione del voto alla stregua di quello Sanremese, proponendo così elettori popolari ed elettori di qualità, rispettivamente con attribuzioni percentuali di diverso peso, garantendosi così la vittoria alla faccia di… Ultimo.