FIGURACCIA NAPOLI, L’ATALANTA VEDE LA CHAMPIONS

FIGURACCIA NAPOLI, L’ATALANTA VEDE LA CHAMPIONS

Con la Juve campione d’Italia matematicamente, anche se lo era già da tempo, con l’Eurolega perduta con la sconfitta il casa con l’Arsenal, al Napoli resta di mantenere il secondo posto affrontando chi di motivazioni ne ha molte di più. L’Atalanta di Gaperini infatti insegue un piazzamento in Champions lottando con squadre più “titolate” ma giocando meglio di queste, gli orobici hanno il primato di reti segnate e giocano un buonissimo calcio. Il Napoli, ancora senza Insigne, però si presenta bene nella prima parte di gara attaccando, pressando e mantenendo il controllo della gara il che lascia ben sperare i pochi tifosi accorsi allo stadio. Nel frattempo, al 12° Chiriches è costretto ad uscire per infortunio ad una spalla, l’ennesimo, al suo posto entra il giovane Luperto. Gli uomini di Ancelotti sfiorano un paio di volte il gol del vantaggio per imprecisione, costante questa degli azzurri rilevata nelle ultime gare. Ci riesce al 27° Mertens con la collaborazione di Mancini su cross di Malcuit. Raggiunto quindi il vantaggio il Napoli non molla e continua ad attaccare mentre, ci provano Milik e Zielinsky con conclusioni fuori dello specchio della porta, l’Atalanta sta a guardare soffrendo molto i cambi di velocità degli azzurri , Ospina impegnato più a scambiare con i difensori per uscire dal pressing orobico che da conclusioni verso la sua porta. Il tempo si chiude senza ulteriori sussulti. Nella ripresa si vede in campo un’altra Atalanta che comincia a macinare gioco, in più Gasperini manda in campo Ilicic al posto di Freuler e la musica cambia totalmente a favore della squadra di Bergamo. Ma il Napoli, che ha abbassato molto il baricentro della squadra, si procura in contropiede un paio di palle gol non concluse felicemente. Una clamorosa con Milik che, lanciato alla perfezione da Mertens salta il portiere con uno scavetto ma Masiello salva la rete per pochi centimetri. Ora l’Atalanta preme e comincia ad insidiare seriamente Ospina che si salva come può da un paio di conclusioni di Ilicic. Gasperini intanto viene espulso per proteste da Orsato. Il Napoli ora non filtra più tanto a centrocampo e la difesa si trova in difficoltà. Il pareggio sembra nell’aria ed arriva puntuale con un’azione iniziata da Ilicic, sempre lui, che si infila in area azzurra, tocca per Zapata che non ha difficoltà a mettere alle spalle di Ospina, incolpevole. L’Atalanta non si ferma ed è il Napoli adesso a subire e ci vuole tutta l’abilità dei due centrali di difesa, Koulibaly e Luperto, per evitare ilo tracollo. Ancelotti manda in campo al 77° Younes per Mertens, uscito tra gli applausi del pubblico. Ma il vantaggio è inevitabile quando l’ennesima palla persa a centrocampo dal Napoli innesca l’azione del 2 a 1 per i nero azzurri di Bergamo, è Pasalic a realizzare su assist di Zapata, minuto 80, il tutto con troppa facilità . Ultima carta da giocare per Ancelotti è Verdi che rileva Zielinsky ma nulla cambia, anzi l’Atalanta sfiora il terzo gol con un’altra azione all’interno dell’area partenopea, è Luperto a salvare con un ottimo intervento. La partita termina dopo tre minuti di recupero con la vittoria, meritata dell’Atalanta. Il Napoli quindi si vede violato il San Paolo due volte nel giro di quattro giorni, due sconfitte di seguito che devono preoccupare per le condizioni della squadra che ha giocato, anche benino, per un tempo crollando fisicamente nella ripresa. Qualche errore tattico c’è stato, è inutile negarlo, come per esempio che tutte le azioni arrivavano dalla destra dello schieramento orobico, con Hysaj in evidente difficoltà, le cose sono peggiorate con l’ingresso di Ilicic che proprio dalla destra imbastiva quasi tutte le azioni dell’Atalanta. Ora bisognerà che Ancelotti ricompatti la squadra, la sproni affinché possa mettere in cassaforte la seconda posizione, l’ingresso alla Champions è garantito, magari rivedendo qualche soluzione tecnica che stasera non ha funzionato come in altre occasioni, per esempio sostituzione tardiva di Zielinsky che non era in serata mentre discutibile quella di Mertens che è stato l’uomo più pericoloso della squadra. I migliori per il Napoli: Luperto, Koulibaly e Mertens. Per l’Atalanta: Freuler, fino a quando è rimasto in campo, il solito Zapata ed Ilicic, carta vincente di Gasperini. Le squadre sono così scese in campo:NAPOLI (4-4-2): Ospina; Malcuit, Chiriches, Koulibaly, Hysaj; Callejon, Allan, Fabian, Zielinski; Mertens, Milik. ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini (Palomino dal 46°), Djimsiti, Masiello; Hateboer(Gosens dal 76°), de Roon, Freuler(Ilicic dal 54°), Castagne; Pasalic; Gomez, Zapata.