IN VENEZUELA GUAIDO’ GETTA BENZINA SUL FUOCO E INVOCA L’INTERVENTO USA

La Corte Suprema del Venezuela dichiara nullo il documento attraverso il quale il deputato Juan Guaidó, autoproclamatosi presidente del Venezuela, vorrebbe estromettere l’attuale Presidente del Venezuela Nicolas Maduro, rieletto nel maggio scorso. Ma Guaidò non ci sta e, gettando benzina sul fuoco, non esclude l’intervento degli USA in Venezuela qualora lo ritenesse necessario. Il Venezuela rischia dunque di trasformarsi in un nuovo Vietnam, in una nuova Libia, in una nuova Siria. Sembra di essere tornati indietro di decenni, in un mondo che sembra impazzito e che al dialogo e alla nonviolenza, sembra invocare la rottura di ogni senso democratico, di ogni senso di pacifica convivenza civile, in nome della distruzione di quel poco socialismo ancora rimasto nel mondo. In Europa la Grecia ha dato il suo appoggio al governo legittimo di Maduro, mentre l’Italia e il Vaticano mantengono comunque una posizione di responsabile neutralità. L’Unione Europea, invece, a Montevideo, nell’ambito del cosiddetto “Gruppo Internazionale di Contatto”, ha presentato un documento nel quale si propone fra l’altro di indire nuove elezioni presidenziali. Aspetto curioso, visto che queste si sono già tenute anticipatamente lo scorso maggio, come richiesto dall’opposizione venezuelana, ma il partito di Guaidó – Volontà Popolare – non ha voluto presentare un suo candidato né appoggiare un candidato opposto rispetto a Maduro (e in lizza ve ne erano ben tre in opposizione). L’Uruguay, che si è schierato contro l’ingerenza straniera in Venezuela, ha ad ogni modo firmato il documento che promuove nuove elezioni presidenziali in Venezuela. Ad esso si sono opposti i governi di Messico, Bolivia e Paesi dei Caraibi, i quali ritengono che il Gruppo Internazionale di Contatto intenda interferire negli affari interni dei Venezuela. Per il 12 febbraio prossimo, a Roma in Piazza Vidoni, dalle 14 alle 18, è stata indetta una manifestazione di sostegno al governo socialista di Nicolas Maduro, in opposizione al tentativo di colpo di Stato. Numerose altre manifestazioni sono e sono state indette in molti Paesi europei nei prossimi giorni. Anche l’ex bassista dei Pink Floyd, Roger Waters, noto per le sue idee socialiste e libertarie, ha lanciato un appello a fermare il colpo di Stato in atto, riportando nel suo canale social una frase dell’eroe venezuelano Simon Bolivar:“Gli Stati Uniti sembrano destinati dalla Provvidenza, a infestare l’America con la miseria nel nome di libertà”. E aggiungendo:“Loro (il Venezuela NDR) hanno una vera democrazia, fermate il tentativo di distruggere un paese solo perchè l’1% (i ricchi) possano impadronirsi del suo petrolio”.Ciò è stato riportato anche dal sito web Onda Musicale.it.