LA VOGLIA DI FARE CINEMA? PUÒ DIVENTARE UN’OSSESSIONE

La voglia di fare cinema? Può divenire un’ossessione. Può diventare un dèmone che ti esalta e ti abbatte, che ti mangia le ore, i minuti, i pensieri. Altrimenti, non si spiegherebbe perché le scuole di cinema – nonostante la crisi che ci prende tutti alla gola – siano ancora così piene, e vibranti di entusiasmo. Questo tema può anche diventare il soggetto di un film: l’ossessione di un ragazzo che vuole fare l’attore, costi quel che costi. Il film è “Cavallo di Troia” di Giuseppe Ferlito, che verrà presentato stasera, martedì 16 aprile, al cinema Fiamma, alle 21, alla presenza del regista e di tutto il cast. Prezzo speciale a 5 euro. Ferlito, agrigentino, ha già vinto numerosi premi in festival nazionali e internazionali come regista di film indipendenti: ha lavorato con Monica Guerritore e con Roberto Farnesi, e ha tenuto a battesimo il primo Leonardo Pieraccioni. Il suo film è anche un caso più unico che raro, nel panorama del cinema nazionale. Non ha ricevuto neanche un centesimo di finanziamenti pubblici, ed è stato girato tutto con le risorse “interne” della scuola di cinema che dirige, il Laboratorio Immagina di Firenze. Non tanto soldi, quanto un prezioso capitale umano: tutti gli attori e tutta la troupe – dall’aiuto regista al fonico – fanno parte della scuola di cinema. Tutti orchestrati da Giuseppe Ferlito. Tra gli attori, tutti bravi, Alessandro Massini colpisce per una invincibile fragilità nello sguardo. Francesca Cellini recita – e canta – con grinta e talento da fuoriclasse. Nel corso della serata verrà proiettato anche il mediometraggio “Greg”, che mette in scena la storia – vera – del condannato a morte che da un carcere del Texas iniziò a corrispondere con i ragazzi di una scuola toscana. Trovando, in loro, un modo per rimanere attaccato alla vita, e per rendere meno straziante il pensiero della propria morte.