PROMETTO DI ESSERTI FEDELE SEMPRE, NELLA SALUTE E NELLA MALATTIA…

PROMETTO DI ESSERTI FEDELE SEMPRE, NELLA SALUTE E NELLA MALATTIA…

Siamo a Bra, Domenico Dogliani ha 55 anni ed è sposato con Laura Davico da oltre vent’anni. Hanno due figli e lavorano come operai in una fabbrica poco lontano da casa, una vita tranquilla, una coppia serena ed innamorata, così la descrivono in tanti, che nonostante il passare del tempo continua a tenersi per mano, quando passeggia per le vie della città.Qualche tempo fa a Domenicoviene diagnosticata una brutta polmonite, immediato il trasferimento in ospedale ma la situazione precipita e si rende necessario il trasferimento alle Molinette. La moglie lo segue amorevolmente e resta al suo capezzale con dedizione e cura. Pian piano Domenico si riprende e può rientrare all’ospedale di Bra, ma lì accade qualcosa. Il 21 dicembre, vengono eseguiti dei prelievi di sangue a questo paziente che sebbene stia recuperando, mantiene dei ritmi troppo lenti che lasciano perplessi i medici. Dalle analisi si evidenzia la presenza nel sangue di antiglicemici ed anticoagulanti, mai prescritti in terapia e che nel diabolico mix rappresentano un veleno capace di uccidere un uomo. Scatta l’allarme e la direzione sanitaria chiede l’intervento dei carabinieri, prontamente viene disposta l’istallazione di alcune telecamerine di sorveglianza. La scoperta lascia tutti basiti. Dalle videocamere si evidenzia senza margini di errore, che è proprio Laura ad aggiungere nei pasti “amorevolmente” offerti al marito, il micidiale veleno.La donna ha ammesso di aver usato quelle sostanze ma si è giustificata dicendo: “Non volevo ucciderlo, lo stavo curando meglio dei medici perché avevo paura che in ospedale non facessero abbastanza”. Difficile crederle, il gip ha infatti convalidato l’arresto prima delle dimissioni del Dogliani, ma per il marito invece è impossibile credere il contrario. Lui si è dichiarato certo dell’amore della moglie ed ha tentato in tutti i modi di dissuadere avvocato e procuratore nel procedere all’accusa di avvelenamento. Non ha sporto denuncia e pare non sia intenzionato a farlo nonostante abbia rischiato la vita.Certo quando i NAS di Alessandria, comandati dal colonnello Biagio Cirillo, gli hanno mostrato le immagini della moglie intenta a “condire” i suoi piatti, qualche dubbio, qualche sospetto gli sarà pur venuto, ma siamo certi troverà anche per quelle una giustificazione. Quei farmaci li usavano i suoi genitori,sofferenti uno di diabete e l’altro di trombosi, forse davvero credeva di far bene dandoli anche a Domenico, forse davvero l’ignoranza ha guidato le sue mani.Ora saranno i giudici a decidere, intanto il marito le resterà accanto…”Nel bene e nel male…”