SAN REMO, SALVACI TU!

SAN REMO, SALVACI TU!

Ci siamo. Sta per incombere la settimana festivaliera per antonomasia.Quella che divide l’Italia tra ‘chi io? manco se costretto’ e quelli ‘è un evento checchè se nedica’.Poi scopri che quelli ‘io non ho manco il televisore’ sono i primi il giorno dopo a commentare sui social, a dire la loro su quello e quell’altro artista o presunto tale. Sarà una settimana in cui tutto passerà in secondo piano:spread, recessione, autorizzazione a procedere per Salvini sì/no, migranti. Fagocitati tutti gli altri programmi dei palinsesti,sarà il festival di Sanremo a farla da padroneda martedi sino a sabato notte quando verrà incoronato il 69° vincitore della gara canora più longeva d’Italia. Sul compenso del direttore artistico nonché conduttore è già stato detto di tutto e di più così come su quello dei co-conduttori. C’è chi grida allo scandalo e chi se ne fa una ragione e c’è chi dà del mentecatto a chi si ostina a parlarne. Comunque la si pensi, una cosa è certa:il festival non lascia indifferenti.Vuoi o non vuoi un occhio ce lo butti, non foss’altro che per parlarne male. E poi ci sono i nostalgici. Quelli che rimpiangono quando la famiglia si riuniva attorno alla tivù per ascoltare le canzoni cantate in coppia, spesso con un artista straniero, altre con un esordiente, per poi schierarsi per l’uno o per l’altro, a seconda delle preferenze.Erano i tempi in cui ancora bastava un ritornello fischiettato il giorno dopo per sognaree credere che tutto era possibile. Le canzoni parlavano di sentimenti genuini, di mamme che amano, di amori tormentati. Le melodie erano accattivanti, semplici come le aspettative dei telespettatori. Oggi è tutto cambiato. Il telespettatore è cambiato. E anche il festival è cambiato.Più show che gara, più spettacolo che musica. Deve colpire, attrarre far parlare di sé. E infatti se ne stra-parla già da qualche mese con quei siparietti-spot che irrompono di continuo negli spazi pubblicitari che intervallano i programmi Rai. E che fanno dire a chi intende sciropparsi tutto il resto ‘speriamo non siano la cosa più bella di questo festival’.San Remo, salvaci tu!