SERIE A: L’INTER FESTEGGIA A GENOVA IL RITORNO DI ICARDI 4-0
Allenamento-passeggiata della squadra di Spalletti, una doppietta di Gagliardini, che curiosamente ne aveva fatto due anche all’andata, Perisic e Icardi su rigore, completano la festa, contro un Genoa inspiegabilmente remissivo. Al Ferraris la partita dura meno di un tempo, poi Icardi si procura un rigore e Moreno viene espulso per fallo da ultimo uomo, l’Inter va sul doppio vantaggio e il Genoa, in inferiorità numerica, subisce nel secondo tempo altre due reti. Mezz’ora di grande Inter, ma anche, per la verità, di un incomprensibile Genoa, che ha un approccio alla gara che peggio non si può: non pressa, rimane passiva nella propria metà campo, concede all’Inter un comodo palleggio , e la migliore tecnica nei nerazzurri non ha difficoltà ad emergere, ma davvero rimane misterioso il comportamento della squadra di Prandelli che, dopo aver vinto con la Juventus, subisce due sconfitte e rimane nella zona paludosa della retrocessione. Nel secondo tempo la partita non ha storia, l’Inter si allena e si diverte, mette a segno altri due gol, con Perisic servito da Icardi e con Gagliardini su angolo dello stesso croato. Grazie al pareggio di ieri sera del Milan e alla sconfitta inaspettata della Lazio a Ferrara, l’Inter vive a Genova la serata perfetta: vince, torna Icardi e segna, Perisic che, in teoria dovrebbe essere il suo nemico, segna pure lui e l’assist per il suo gol glielo serve lo stesso argentino, e così Spalletti ritrova squadra, armonia e blinda, almeno per ora, il terzo posto. Questa vittoria larga sembra mettere fine alla telenovela Icardi che gioca 80 minuti, torna al gol in campionato dopo 107 giorni, viene sommerso da un abbraccio completo da tutta, dico tutta, la squadra, anche se, sull’1-0 sbaglia un clamoroso gol, colpendo il palo da tre metri da Radu. Gagliardini, il migliore, sblocca il risultato al 15’ mettendo in rete un cross di Asamoah, e nel dominio assoluto l’Inter trova il modo di chiudere la partita al 39’: sembrerebbe che Icardi riesca a sbagliare ancora un altro gol facile, in realtà non prende il pallone perché Moreno lo strattona quel tanto che basta per farlo cadere: giusto il conseguente rosso e il rigore decretato da Mariani, che di fatto mette fine alle ostilità, se così si possono chiamare. Spalletti aveva ragione: quando con la Lazio non ha convocato Icardi, aveva detto che il percorso non era ultimato, ( cioè che il confronto risolutivo con i compagni non era avvenuto e gli stessi non avrebbero gradito, ancora, il suo rientro), il tecnico toscano aveva annunciato già sabato sera che il rientro di Icardi era imminente e così è stato, e che il chiarimento ci sia stato lo si è capito dall’abbraccio che lo ha sommerso dopo il rigore.Quelli che invece hanno voluto fare i professori dando giudizi e dispensando condanne, ci hanno capito poco. La seconda cosa che è emersa da Genoa, è che, quando l’Inter può disporre di tutti i suoi titolari ( oggi è rientrato anche Nainggolan) , è, con merito, la terza forza del campionato, posizione che sta occupando, punto più, punto meno, da sette mesi, chi profetizza avvicendamenti alla guida tecnica scontati, pronosticando già i nuovi allenatori, se ne faccia una ragione, se Spalletti centrerà la posizione Champions, allenerà, con merito, l’Inter anche il prossimo anno.
