CONGRESSO SULLA FAMIGLIA, UNA FAIDA CHE HA BISOGNO DI UNA CALMATA

CONGRESSO SULLA FAMIGLIA, UNA FAIDA CHE HA BISOGNO DI UNA CALMATA

La faida dietro l’angolo. Qualsiasi cosa, idea, diventa oggetto di disputa, guerra, rabbia. Penso a questo congresso sulla famiglia. Dovrebbe essere un punto di conciliazione. “Vediamo che ne pensi tu”, “Io credo così, tu come?”, “L’importante è capirsi”. No. La gente si scanna. Si sbrana. Si accanisce . Ma perché? Come si fa ad aver diviso, spaccato in due il paese su un tema così, così… cerco una parola e non la trovo, perché abbiamo trasformato le parole in armi, in lanciamissili e lanciafiamme contro i mulini a vento. La famiglia è una cosa semplice. E non ci sono famiglie contrapposte. Ma niente da fare. La faida continua. Famiglia tradizionale? Orrore. Famiglia non tradizionale? Anatema. Siamo diventati faziosi, settari, fanatici. Ognuno convinto di aver ragione, di essere dalla parte giusta. “Io ho capito tutto, tu non hai capito niente”. Non esiste il dialogo, lo scambio di opinioni, si passa subito all’attacco, all’offesa. Affrontiamo grandi temi senza saperne nulla, o molto poco, come se ne fossimo i depositari sacri, e “chi non è con me, peste lo colga”: Siamo aizzati quotidianamente gli uni contro gli altri da notizie manipolate ad arte per inferocirci ancora di più contro qualsiasi cosa. E cadiamo nella trappola di fomentarci ancora di più. E’ la paura. Paura di tutto, di perdere brandelli di sé, di sicurezze ipotetiche che da tempo non esistono più, paura di non capire, paura di non avere un’identità abbastanza forte da poterci permettere un tollerante e cortese scambio di idee con l’altro da noi. Divide et impera, dicevano gli antichi. Dividi e avrai il potere. Siamo più coinvolti dalla rabbia in sé che dalle ragioni di tale rabbia. Triste società quella in cui non si può più fare una battuta di spirito, in cui è vietato sorridere, in cui le diverse ortodossie di pensiero (pensiero?! ma non scherziamo) diventano assolutismi amari e oscuri, da qualsiasi parte provengano. Datevi tutti una calmata, famiglie tradizionali e famiglie non tradizionali. Per favore.