GODETEVI LA GIG ECONOMY
Finché c’era l’URSS e un modello alternativo di società, non importa se deludente o repressivo, il capitalismo e i suoi media erano costretti a fingersi interessati al bene comune. Non sarebbe stato possibile esaltare, come oggi fanno il Wall Street Journal, il Sole 24 Ore e gli altri giornali, la gig economy, definita “l’economia dei lavori su richiesta, svolti in autonomia e a breve termine” mentre non si tratta di altro che di prestazioni a cottimo, dunque di precariato e sfruttamento a livelli ottocenteschi, di prima dell’inizio delle grandi lotte operaie e socialiste.L’egemonia liberista è così assoluta che una compagnia come Lyft può sbarcare in borsa e anche se finora ha perso centinaia di milioni, aumentare il suo valore azionario del 10% in poche ore. È un mercato delle aspettative, non dei risultati e tanto meno della responsabilità. Il New York Times lo dice esplicitamente: l’economia collaborativa (una falsificazione lessicale, in quanto di collaborativo non c’è nulla, solo individualismo e competizione) trionfa malgrado gli effetti negativi sull’esistenza della gente e sui salari dei lavoratori.Il bello è che nessuno si ribella e le poche volte che succede, come nel caso dei gilet gialli, viene emarginato e accusato di fascio-luddismo dagli intellettuali liberal. Il totalitarismo “soft” del neocapitalismo globalista non ha neppure più bisogno di usare la forza bruta o la censura e la menzogna, tutti strumenti dispendiosi e poco affidabili; gli basta manipolare le menti e le abitudini di miliardi di individui, indurli ad abbandonare la solidarietà e il senso di appartenenza. Eccola, la nuova morale dei nostri tempi: la virtù e il bene si misurano con il successo finanziario, garantito dal valore di un titolo a Wall Street; la qualità della vita, i diritti sociali, sono irrilevanti, e ci viene detto apertamente.Infatti ho decine di conoscenti e amici, molti dei quali politicamente impegnati, che usano senza rimorsi Uber e Lyft e comprano online su Amazon. Perché costano meno e perché sono comodi, spiegano: e questo gli basta per autoassolversi. Come se comportarsi in modo socialmente corretto e responsabile fosse comodo o conveniente. Gli scioperi, i boicottaggi, i picchetti, le occupazioni, la Resistenza non erano comodi; richiesero sacrifici e una disponibilità a rinunciare ai vantaggi personali in cambio di vantaggi collettivi. Il liberismo impera perché è il sistema delle scorciatoie etiche e culturali. Certo, l’altruismo uno non se lo può dare. Ma almeno smettetela di lamentarvi e di blaterare di soprusi, ingiustizie, ineguaglianza, rivoluzione. Godetevi la gig economy, se siete dei vincenti; e se non lo siete ma vi siete rassegnati a questo ennesimo destino manifesto spacciato dai ricchi, tornate a sperare in una compensazione ultraterrena della vostra passività e indifferenza; perché è l’unica cosa che vi rimarrà.
