IL PRESIDENTE ALGERINO BOUTEFLIKA SI DIMETTE. LA PIAZZA CHIEDE UN GOVERNO GUIDATO DAL POPOLO
L’anziano Presidente dell’Algeria, l’82enne Abdelaziz Bouteflika, si è dimesso. Ormai costretto da un ictus sulla sedia a rotelle, era per lui impossibile continuare a governare il Paese, le cui redini aveva preso in mano nel 1999, eletto come indipendente e successivamente rieletto per ben quattro mandati, nelle file del Fronte di Liberazione Nazionale (FLN). Le dimissioni erano state chieste a gran forza dal Capo di Stato maggiore dell’esercito – Ahmed Gaid Salah – il quale ha insistito affinché il Presidente fosse al più presto “rimosso”. La Costituzione algerina, attraverso l’articolo 102, prevede che l’interim istituzionale – in attesa di nuove elezioni – passi al Presidente del Senato, ovvero ad Abdelkader Bensalah. Le elezioni presidenziali, nel Paese, erano inizialmente previste per il 18 aprile e il Presidente Bouteflika – nonostante le sue precarie condizioni di salute – aveva annunciato di volersi ricandidare per un quinto mandato. Tale annuncio aveva fatto prendere le distanze di molti esponenti del suo partito, il FLN, partito attualmente maggioritario nel Parlamento e aveva provocato proteste di piazza. Con le sue dimissioni ufficiali le elezioni sono rinviate, pare, per un periodo non superiore a 90 giorni. La piazza gioisce di tali dimissioni e un manifestante ha gridato:“Dobbiamo andare avanti con il movimento popolare. Vogliamo un periodo di transizione con un governo guidato dal popolo”.
