MOSTRA IL SEDERE ALLA POLIZIOTTA. È UNO DI NOI, CIOÈ UN FAN DI SALVINI
Qual è la differenza tra cantare “Bella Ciao” e urlare il coro da stadio “Uno di noi, Salvini uno di noi”? Una; a cantare “bella ciao” oggi il rischio che si corre, è essere identificati. Perché si è zecche rosse comuniste o delinquenti dei centri sociali. E’ accaduto un po’ ovunque negli ultimi tempi nel nostro Paese. Ne ricordiamo un episodio su tutti. Due avvocatesse di Nuoro sono state portate in questura e identificate per aver cantato Bella Ciao all’arrivo di Salvini in città.Pare non sia avvenuto lo stesso nei confronti di un uomo che ieri a Verona – città che ha ospitato il Congresso Mondiale per la famiglia – alla vista di una donna agente della polizia di Stato, ha pensato di alzare il pugno e urlare, appunto, “Uno di noi, Salvini uno di noi”. Non contento si è girato spalle all’agente e calandosi le braghe le ha mostrato la sua faccia. Il sedere. Fermato ha sbraitato e sfidato la donna – “vuoi i miei documenti, li vuoi? Vuoi identificarmi, vuoi arrestarmi, cosa vuoi, cogliona?” Il tutto è stato prontamente ripreso da un giornalista croato presente sul posto e da lui poi postato su twitter. L’ episodio è finito poi su tutti i giornali ma nessun commento è arrivato da né da parte del Ministro dell’ interno e meno che mai dai vertici della Polizia di Stato, né dai sindacati di polizia e dai colleghi della donna. Nessuna nota ufficiale di vicinanza, solidarietà e condanna al gesto.Una donna, agente della Polizia di Stato offesa, violata da un gesto sessista – mostrarle il sedere – sfidata nel suo ruolo, sicuramente, non merita l’attenzione di chi indossando la divisa della Polizia di Stato solo per propaganda e per farsi chiamare “capitano”. Non merita l’attenzione. Tace. Tace perché probabilmente il posto di quella donna non era quello. Doveva stare in casa, per rimanere in tema congressuale, a far la donna non in piazza ad assicurare la sicurezza dei cittadini.Non sono mancati i commenti indignati di chi ha visto il video dell’accaduto. Cittadini comuni, però. Cittadini che hanno ancora un lume di ragione e buon senso. Si tace, e tacendo su un affronto a un agente di Polizia si tace in automatico sull’affronto allo stesso Ministero. S’indigna chi scrive, si indignano i cittadini che ogni giorno ringraziano le forze dell’ordine. E i poliziotti che fanno, si indignano o fanno come gli asserviti al tavolo del conte zio ben descritti dal Manzoni?I giornalisti,i fotografi dei giornali, che fanno? Oscurano il volto da culo del manifestante pro Salvini?
