SALVINI DI MAIO, DUE POLLASTRI NEL POLLAIO
“Per me Rami è come un figlio” dice Salvini dopo averlo sbeffeggiato. “È merito mio se Rami e Adam avranno la cittadinanza” ribatte Di Maio. Si litigano il merito del premio che secondo loro hanno dato. Invece Rami e Adam, grazie a ciò che hanno fatto nel bus sequestrato, hanno semplicemente ottenuto quello che in un paese civile dovrebbe essere un diritto per tutti i giovani italiani nelle loro condizioni cui negano la cittadinanza. Dualismo infantile tra i due vicepresidenti del consiglio che non si ferma a Rami e Adam ma continua con le fidanzate. E se Di Maio si fa riprendere a teatro con la bionda nuova fidanzata, Salvini va al cinema con la mora figlia di Verdini. Evidentemente i guru delle piattaforme digitali hanno stabilito che per il consenso è meglio con fidanzate che senza. L’essenziale è che la loro presenza non sia invadente, siano consapevoli d’essere le loro donne, accettino di vivere alla loro ombra, sorridano senza esagerare e diano l’impressione di camminare un metro dietro al maschio.
