UCCISO FABIEN CLAIN (PARE), UNA DELLE ‘VOCI’ DELLO STATO ISLAMICO

UCCISO FABIEN CLAIN (PARE), UNA DELLE ‘VOCI’ DELLO STATO ISLAMICO

Originari della ReunionOriginari dell’isola La Reunion, i Clain si sono trasferiti in Francia e sono cresciuti nella zona di Tolosa. Il loro legame con il mondo radicale islamico risale all’inizio degli anni 2000, gravitano in ambienti filo-qaedisti, sono molto vicini a reclutatori jihadisti e anche al giro di Mohammed Merah, l’autore degli attacchi contro soldati e un asilo ebraico. Nel 2009 Fabien è condannato a cinque anni di prigione, un soggiorno in galera che non indebolisce certo le sue convinzioni politiche. Infatti appena ha scontato la pena, lascia la Francia – siano nel 2015 – e raggiunge il teatro mediorientale. Con la nascita del Califfato cresce il suo ruolo di propagandista e referente di aspiranti guerriglieri in Europa. Il referenteDopo il massacro del Bataclan, i due fratelli sono coinvolti nella diffusione di messaggi – nella forma di canti islamici – dove esaltano le azioni del commando nella capitale francese. E’ la consacrazione di una loro funzione all’interno di una struttura – quella di Daesh – dove i francofoni contano, si fanno sentire via web, sono i riferimenti per ex criminali passati alla lotta armata. I loro nomi sono legati ai killer di due poliziotti a Magnanville ed altri episodi eversivi. Negli ultimi giorni di dicembre del 2018 Fabien posta sul web un audio di minacce, traccia certa della sua esistenza in vita. I Clain diventano dei bersagli di alto valore.I servizi di Parigi, ma anche gli americani, gli danno la caccia nelle terre del Califfato, l’intelligence li bracca nella parte orientale della Siria, nell’area dove l’Isis si è trincerato in alcuni avamposti. Una lunga missione di ricerca che si sarebbe conclusa con l’uccisione del fratello maggiore. Indiscrezioni sostengono che lo avrebbero sorvegliato per almeno quattro giorni prima di lanciare lo strike aereo. Un decesso che andrà comunque accertato visto che non di rado i militanti diffondono false voci sulla loro fine.Corriere.it