100 FILM DA SALVARE ALLA FINE DEL MONDO: 14. “PAPÀ È IN VIAGGIO D’AFFARI”

Sulla scia della grandiosa tradizione delBildungsromanmitteleuropeo e slavo,Papà è in viaggio d’affari, diretto da Emir Kusturica – e suo secondo lungometraggio dopo il travolgente esordio diTi ricordi di Dolly Bell?(1981) – è unostruggente romanzo di formazioneambientato nella Jugoslavia di Tito, nel cosiddettoperiodo dell’Informbiro(1948-1955), ovvero gli anni che vanno dalla rottura tra Tito e Stalin fino al riappacificamento tra Jugoslavia e Russia sotto Chruščëv. Quel periodo fu caratterizzato dallarepressionedi chi continuava a dimostrare lealtà o simpatia per l’Unione Sovietica; i sospetti venivano deportati principalmente nel campo di lavoro di Goli Otok. Racconta le vicenda diMesa, un brav’uomo come tanti, sposato e padre di due bambini, che un giorno si lascia sfuggire una battuta a sfondo politico, cosa che spinge la sua amante, gelosa, a riferire la cosa al fratello di lui, funzionario governativo, che lo fa condannare ai lavori forzati. A casa rimane la moglie,Sena, che manda avanti la famiglia e racconta al più piccolo dei suoi figli che papà è partito per un lungo viaggio d’affari. Da qui, la storia è completamente vista dalla prospettiva e dagli occhi del figlio minore, Malik – uno straordinario attore bambino, Moreno De Bartoli, che oggi ha 44 anni. Il tempo passa: dopo la ribellione di Tito,Mesa viene riabilitato e si trasferisce in una nuova città, dove il suo secondogenito si innamora della figlia di un dottore russo. Ancora più avanti nel tempo, Mesa gusterà la sua vendetta, violentando l’ex amante che, nel frattempo, ha sposato suo fratello. Papà… è in viaggio d’affariè dunqueun film politico e un film intimista e familiare allo stesso tempo. In un prodigio di scelta stilistica che rivela in ogni scena il talento visionario di Kusturica. Come dichiarò il regista all’epoca, “Otok non mi interessa dal punto di vista fattuale, per me è importante analizzare, con questo film, le conseguenze sulla psiche del ragazzino Malik. Si tratta di un melodramma che illustra la vita di quelli che vivono sullo sfondo”. Insomma, la storia vista dagli occhi di un bambino, con tutta la poesia – ma anche l’allegria e la nostalgia – di cui è capace lo spirito di Kusturica. Uscito nel 1985Papà è in viaggio d’affarivinse laPalma d’oro come miglior film al 38º Festival di Cannese fu nominato all’Oscar al miglior film straniero. Nel libro autobiograficoDove sono in questa storia, Kusturica ha raccontato le difficoltà che hanno preceduto la realizzazione del film a causa del delicato tema storico. Venivano richieste continue modifiche alla sceneggiatura e il regista, esasperato, pensò di andare a realizzarlo a Belgrado, a quei tempi più aperta di Sarajevo. Il film poté essere realizzato soltanto grazie all’interessamento personale di Cvijetin Mijatović, ex presidente della Jugoslavia. Papà… è in viaggio d’affari(Otac na službenom putu)di Emir Kusturica, 1985Jugoslaviacon Moreno De Bartoli, MalikMiki Manojlović, Mirjana Karanović