ABBIAMO UN DISPERATO BISOGNO DI RAGAZZINI COME SIMONE E GRETA

ABBIAMO UN DISPERATO BISOGNO DI RAGAZZINI COME SIMONE E GRETA

A Torre Maura, estrema periferia romana, vengono mandati 70 rom, quasi la metà dei quali sono bambini (33), 22 donne (di cui tre incinte) e 15 uomini.Devono essere collocati all’interno di una struttura che, fino a poco tempo prima, ospitava dei richiedenti asilo.Nel quartiere, quando si viene a sapere dei nuovi ospiti del centro, scoppia la rivolta, immediatamente cavalcata dai soliti gruppi neofascisti.Forza Nuova parla addirittura di “sostituzione etnica”.E in effetti stavolta hanno anche ragione, in qualche modo, perché in quel posto il Comune ha deciso di “sostituire” degli africani con dei rom, probabilmente in maggioranza italiani. Ma perché questa rivolta?Perché si è arrivati a gettare a terra i panini destinati a quei bambini e a calpestarli, gridando “Devono morì de fame”?Perché il quartiere “non ce la fa più”?No: i rom non sono ancora arrivati e nessuno ha mai avuto problemi con i richiedenti asilo che c’erano prima.Il problema sta nel fatto che sono rom.E i rom, lo sanno tutti, rubano, stuprano, delinquono.Tutti, nessuno escluso.La propaganda di destra che va avanti da anni ha fatto sì che una parte di popolazione sia arrivata a pensare che gettare a terra e calpestare i panini destinati a dei bambini rom, in un tripudio di braccia tese a fare il saluto romano, possa essere una buona idea.Come nei periodi più bui della storia. L’insoddisfazione, il malessere, il degrado delle periferie ha avuto i suoi colpevoli, e adesso gli abitanti di quei luoghi ne chiedono il sangue.Se loro stanno male, se non hanno i servizi, non hanno un lavoro, è colpa di quei rom che non sono ancora neanche arrivati.Il capolavoro dell’estrema destra (e non parlo dei neofascisti che sono andati sul posto a cavalcare la protesta, parlo di quella che sta al governo) è stato quello di far credere a chi sta male che la colpa delle sue miserie non è di chi gli ha negato un lavoro, dei servizi e una vita dignitosa, ma dei migranti, dei rom, dei musulmani, dei gay, dei radical chic, dei centri sociali.Di quei bambini mai visti in faccia che, per la folla urlante, diventano immediatamente delle “scimmie”. E poi arriva lui.Simone.Ha 15 anni ed è di Torre Maura.E dice: “È sempre la stessa cosa, quando ti svaligia casa un rom tutti dobbiamo andargli contro, se lo fa un italiano allora stiamo tutti zitti. Si va sempre contro la minoranza, a me non mi sta bene”.E lo fa da solo, senza il supporto di nessuna parte politica, senza le spalle coperte, prende posizione di fronte alla folla urlante e alle braccia tese, armato solo del coraggio delle sue idee. E di fronte a chi gli grida in faccia: “Tu sei uno, noi siamo cento” e gli chiede perché “quelli della sua fazione politica” non siano lì, risponde: “Io non ho una fazione politica. Io so de Torre Maura, tu di dove sei?”. Grazie, pische’.Se qualcosa di buono potrà rinascere in questo paese, di sicuro sarà merito tuo e di quelli come te. Abbiamo un disperato bisogno di voi.