ANCORA GUAI PER L’EX BOSS DELLA NISSAN
Altro che nuova era. La giustizia medievale giapponese colpisce ancora. Poche ore dopo l’annuncio di una sua conferenza stampa presso la Stampa Estera di Tokyo, l’ex CEO del gruppo Nissan Renault Mitsubishi Carlos Ghosn, rilasciato su cauzione poche settimane fa dopo oltre tre mesi di carcerazione preventiva, è stato riarrestato stamane all’alba per un’altra imputazione: distrazione di fondi aziendali per uso personale. Quindi non si tratta di prendere posizione a favore o contro le varie imputazioni – troppo presto e troppo complicato – ma di denunciare il sistema penale giapponese, che oltre alla discrezionalità (leggi: arbitrarietà) dell’azione penale, prevede un fermo di polizia di 23 giorni (rinnovabili e per singolo addebito) ed una carcerazione preventiva, dopo la convalida, praticamente senza limiti per chi non “collabora” (leggi: confessa). Il tutto condito da condizioni di detenzione inumane (luce accesa 24 ore su 24, niente riscaldamento o aria condizionata, isolamento totale) e da interrogatori condotti SENZA la presenza del difensore, senza verbali condivisi e senza alcun sistema di (video)registrazione. Una situazione che Carlos Ghosn sembra stia affrontando con dignità e fermezza, ma che spesso fa controllare i “sospetti” costringendoli a confessare crimini che non h
