GIOCA MALE, MA L’IMPORTANTE È VINCERE. NON È IL CALCIO, MA IL PD

GIOCA MALE, MA L’IMPORTANTE È VINCERE. NON È IL CALCIO, MA IL PD

L’esternazione di Massimiliano Allegri, pluridecorato allenatore della Juventus, ci spiega come e perchè la Juventus ben rappresenti e sintetizzi lo spirito italiano di questi tempi.Ha dichiarato il mister, alla fine del match perdente contro l’Ajax: “Ciò che conta, nel calcio, è vincere ad ogni costo, magari anche giocando male. Se qualcuno, invece, vuole vedere uno spettacolo divertente, allora che se ne vada al circo”.E’ la spocchia arrogante di chi è consapevole che in questo paese il concetto di “convenienza” è diventato la priorità assoluta, sostituendosi alla “convinzione”.L’intera classe dirigente politica, nessuno escluso, applica questo lemma che certifica la fine di ogni passione, di ogni civismo, di ogni pulsione libertaria, di ogni ideale.Il “nuovo PD” zingarettiano, per non essere da meno degli altri, si è immediatamente allineato a questo inconscio diktat dell’immaginario collettivo nazionale, inaugurando l’ennesima stagione di scelte ammuffite e bolse, presentate ai propri iscritti come “convenienti”.Le “convinzioni” sono state eliminate.Ormai si viaggia sul binario delle convenzioni consociative.Il paese è bloccato, stremato e confuso.Si sta alla fermata dell’autobus, in attesa del Godot europeo.Buon viaggio e buona attesa a tutti i concittadini in buona fede.