IL PRESIDENTE MATTARELLA RICORDA IL VALORE ED IL DOVERE VERSO UNA NUOVA CASA COMUNE EUROPEA

IL PRESIDENTE MATTARELLA RICORDA IL VALORE ED IL DOVERE VERSO UNA NUOVA CASA COMUNE EUROPEA

Quello del presidente della Repubblica è un messaggio forte alle genti d’Europa che non arriva per canali istituzionali ma per mezzo di una profonda e meditata intervista ad prestigiosa rivista francese, La Revue de Politique Internationale.Un messaggio che arriva in coincidenza di una Pasqua che oggi più che mai diventa anche momento di “passaggio”, verso un “passare oltre” i limiti del nostro tempo le mancanze del passato. Un atto di amore verso quella nostra casa Europa che necessità di una profonda ristrutturazione ma che assolutamente non merita di essere abbattuta con le ruspe di un sovranismo che agita ormai ogni Paese di cui è composta.I due punti fondamentali espressi dal Presidente della Repubblica Italiana sono quelli di una decisa difesa dell’Europa dal “vento del sovranismo” e l’altro è una soluzione comune europea sull’emergenza migranti.In Mattarella dunque c’è in primo piano la strenua difesa dell’Unione europea: “Vi è un gran numero di Paesi che si trovano in situazioni senza precedenti. Ma non credo che questi cambiamenti possano avere conseguenze sul funzionamento del Parlamento, della Commissione e del Consiglio europeo, e meno ancora minacciare l’esistenza dell’Unione. La logica storica che sottende all’integrazione è più forte di tutte le polemiche, di tutte le contestazioni e di tutte le deviazioni”, spiega, racconta Mattarella che poi insiste sul senso di appartenenza dei cittadini europei.Riflessioni che gli fanno dire: “I temi della campagna rispecchiano sempre meno le questioni nazionali. La gente si interessa sempre più a ciò che accade negli altri paesi dell’Unione ed è consapevole di condividere un destino comune. Lungi dal provare estraneità, come vorrebbero far credere alcuni, gli europei provano un senso di appartenenza crescente. E paradossalmente, all’origine di questo rinnovato interesse vi sono i movimenti euroscettici. A forza di denigrare le istituzioni e le politiche europee, sono riusciti a mobilitare nuovamente gran parte della popolazione”. È sul fenomeno delle migrazioni che Mattarella lancia l’altro messaggio forte alla politica europea ma anche a quella che guida la nostra Nazione Per il presidente della Repubblica: «soltanto una soluzione europea può consentirci di padroneggiare un fenomeno che rischia di scuotere il continente. Questo sarà uno dei temi principali della prossima legislatura europea». Che la solidarietà sia mancata «è un fatto di cui non si può che prendere atto. La maggior parte dei governi ha reagito in funzione di preoccupazioni elettorali interne, e ciò ha impedito loro di dare una risposta comune a questo fenomeno senza precedenti». Insomma c’è la necessità di lavorare, «con rapidità ed energicamente, a soluzioni veramente europee: canali di migrazione legali; misure per combattere i trafficanti di esseri umani; mezzi per migliorare le condizioni di vita nei paesi di provenienza. Non bisogna perdere di vita il fatto che le migrazioni non si dirigono mai verso un solo paese dell’Unione, ma verso l’Europa nel suo complesso». Mattarella non poteva non esimersi poi di entrare nel merito all’estradizione di terroristi italiani che stanno in Francia, il Capo dello Stato evidenzia: “I nostri due paesi sapranno trovare un accordo su una questione delicata come quella delle estradizioni”. L’Italia “ha sofferto molto durante gli “anni di piombo” ma “siamo riusciti a sconfiggere il terrorismo senza mai derogare alle regole della democrazia e alle garanzie di diritto. “Non abbiamo mai fatto ricorso alla legislazione di emergenza. Ecco perché oggi l’esigenza di giustizia è così fortemente sentita dal popolo italiano”, conclude il presidente.