LA DEBOLEZZA POLITICA ALLE SPALLE DELL’ANTIFASCISMO
A conti fatti si poteva utilizzare la ricorrenza del 25 aprile del 2019 per chiarire il ruolo di Roma nella Resistenza, che è stato importante, centrale, indicativa. Invece si tende a svalutarlo, addirittura a criminalizzare i partigiani che hanno agito in via Rasella. E si dimentica che il primo episodio di Resistenza armata avvenne proprio nella capitale, quando impegnò i tedeschi per tre giorni, sacrificando molte vittime fra i cittadini in armi. E’ da lì che partì la Resistenza, diffondendosi prima a Napoli, la prima città a ribellarsi contro l’occupazione tedesca avvenuta, quindi nel resto del Paese.Ci sarà un prossimo 25 aprile per rimediare.L’antifascismo è troppo debole contro i revisionismi, probabilmente perché i partiti che più si richiamano a quei valori in pratica non ci sono più, a parte un Pd in crisi identitaria da tempo, ormai in mano a una classe di burocrati arrivisti, la poca sinistra di Sel, qualche voce timida in Forza Italia. E’ chiaro che poi nei cortei prevalgono autonomi vari, antisionisti e pazzoidi antisistema, 30 anni fa con i servizi d’ordine del Pci non si sarebbero mai nemmeno avvicinati. L’antifascsimo è molto diffuso, anche nei grillini, ma l’impegno in generale è scarso, la cultura democratica fa fatica a farsi strada.Molto impegnati e meglio organizzati invece vedo i fascisti e loro simpatizzanti, molti leghisti, perfino giornalisti di fama, per loro è facile trovare chi diffonda certe idee strampalate, falsificazioni, distorsioni, revisionismi rivoltanti. Questi riescono a imporsi ovunque e da piccola minoranza che sono sembrano addirittura di forza pari.I neofascisti sono curiosi, non capiscono che la democrazia si difende con le armi, dicono che il 25 aprile è “divisivo”, ma è appunto questo che deve essere il 25 aprile, divisivo. C’èchi è nelle fogne della storia e chi non lo è. Il 25 aprile serve proprio a indicare chi è una mummia della storia e chi non lo è.Concludo però con una postilla. Considero i fischiatori contro ebrei e grillini più fascisti dei fascisti, più mummie di loro che almeno nel loro tragico errore sono coerenti e in un modo o nell’altro comunque taluni dialogano. Questi invece usano metodi fascisti fra gli antifascisti sputtanando 70 anni di antifascismo.
