L’ALLARME DI PADRE BERNARDO, “È LA SOTTOCULTURA DELLA PAURA”

L’ALLARME DI PADRE BERNARDO, “È LA SOTTOCULTURA DELLA PAURA”

Da padre Bernardo, abate di San Miniato a Monte a Firenze, figlio della nostra cara Prato, ecco il commento ai fatti dei giorni scorsi a Milano, dove il segretario della Lega e vice premier, dal palco ha richiamato ad una visione del tutto sconcertante del sentire religioso:“È una sconcezza. Irrispettosa verso la fede, la Chiesa e la Costituzione. Utilizzare quei simboli e la tradizione cristiana per dividere, è veramente sconcertante.Da un lato si osserva la disumanizzazione in tanti ambiti, dall’altro si tende a smaltare di presunta religiosità un vuoto di ideali, di profezia e di senso alto della politica. C’è bisogno di brandire queste cose per occultare un vuoto reale. È la sottocultura della paura, che alimenta queste tendenze”, conclude dom Bernardo, nato a Prato 47 anni fa e vissuto prima nella zona di porta Santa Trinita, poi a Coiano, non lontano dall’edificio del Cicognini alle Sacca, un tempo proprio monastero olivetano.È stato lui uno, nel 2015, degli artefici della visita del Santo Padre a Prato e del convegno ecclesiale che segui a Firenze.San Miniato al Monte con lui alla guida continua ad essere un punto di riferimento spirituale e culturale fondamentale per la comunità religiosa della Toscana. “Haec est porta coeli” (“Questa è la porta del cielo”), si legge sulla soglia della Basilica considerato “laboratorio di convivenza evangelica segno e sogno profetico di pace”.Ed è guardando a questo messaggio che la comunità di cui è parte dom Bernardo cammina.Come ha guardato a quelle esperienze, a San Miniato al Monte, a dom Bernardo anche papa Francesco affidandogli l’incarico di predicatore per gli esercizi spirituali della curia romana che si sono svolti in occasione della preparazione alla scorsa Quaresima, ad Ariccia.Tutto ciò per indicare quanto la sua presa di posizione per i fatti di Milano sia frutto di una meditata constatazione della gravità dei fatti