PRIMAVERA ELETTORALE E A SINISTRA FIORISCONO LE ALLEANZE

PRIMAVERA ELETTORALE E A SINISTRA FIORISCONO LE ALLEANZE

Spavalda la primavera incalza. Giunge baldanzosa. Gemme si schiudono ai primi tepori. Finiscono i letarghi e boschi, prati, monti, pullulano di vita. Vi è, però, una letargia strana. È una sorta di malattia autoimmune che colpisce in maniera generalizzata una parte della politica italiana, quella che, almeno lessicalmente, è definita Sinistra. Un letargo intorpidisce i sensi tanto che diviene difficile per i gruppi dirigenziali accorgersi dello zefiro che spira leggero ma continuo dalla base verso i vertici, accorgersi degli accorati appelli all’unità partendo dai territori e dalle persone allargandosi poi come cerchi concentrici per addivenire ad avere una voce sola sulla scorta di un idem sentire. Uno stato semi vegetativo causato da un oppio che menoma ogni anelito di rinascita e riscatto in termini di unità. Perché ancora forti sono le voglie di primogenitura, il considerarsi élite e gli uni più duri e puri degli altri. Poi, in piena fase rem, in cui il sogno è per tutti uguale, vagheggiato e spesso per mesi, utopisticamente perseguito, viene stabilita la data delle elezioni.E, per magia, l’impossibile diviene possibile, persino la quadratura del cerchio. Così i Verdi divengono attrattivi e nella loro orbita pare che per le prossime elezioni europee dopo Sinistra europea, anche gli autoconvocati di Leu e Diem25, l’emanazione italiana del movimento di Varoufakis, sono pronti a discutere di alleanze e corsa unitaria avente come obiettivo le elezioni e arginare la deriva razzista e xenofoba nell’Europa. “Abbiamo letto con interesse l’appello dei Verdi e la risposta delle forze che fanno riferimento alla Sinistra Europea. Pensiamo che le ragioni per fare una lista ecologista, femminista, che metta al centro il tema dell’uguaglianza e della transizione ecologica, siano molte di più di incomprensibili elementi di divisione” scrivono le forze di sinistra interessate da questo nuovo appello.(cfr. Repubblica) ” Da più parti si guarda con interesse all’accordo sebbene non si possa prescindere dal considerare che l’alleanza pare più una solita manovra elettorale che una vitale, necessaria,presa di coscienza in merito alla urgenza della costruzione di un Sistema Sinistra Unita, strutturale, organico, capillare che rifugga dalle usuali imposizioni di diktat dall’alto e risponda alle esigenze della base tanto più unita su ciò che accomuna quanto più i leader ne sono lontani spesso per personalismi e scarsa lungimiranza politica. Si risveglia dal letargo un mondo. Le europee sono vicine, la sfida è epocale e la Sinistra dovrebbe presentarsi tutta compatta e coesa partendo dai programmi di cui non si discute mai, per far fronte ad attacchi immani alla civiltà.