SALVINI È SOLO UNA TIGRE DI CARTA
Ieri per la prima volta ho ascoltato Salvini parlare per più di un’ora. E’ stata un’esperienza mistica. A un certo punto la sua voce è andata sullo sfondo e ha iniziato a parlarmi la paura nei suoi occhi. Ho avuto una specie di illuminazione e ho visto cosa accadrà nei prossimi mesi e cosa dobbiamo fare noi. La visione è ancora un po’ nebulosa, aiutatemi a chiarirla, ve ne prego! Tutto inizia un anno fa. Il Governo Lega/5 Stelle ci era stato presentato dai grandi scienziati di facebook come un governo attento al sociale, che avrebbe “redistribuito” la ricchezza. Il governo del popolo contro il vecchio PD delle élite. Io non ne ero convinto perché al paese mio “redistribuzione” vuol dire che prendi da una parte (da quelli che hanno i soldi: ricchi, grandi evasori etc) e metti su un’altra: i poveri dii come noi, dandogli lavoro o alzando i salari, ad esempio. Invece appariva chiaro sin dal Contratto che questi furboni vogliono fare la redistribuzione lasciando inalterati i rapporti fra le classi… cioè facendo debito pubblico. Toh, che novità in Italia! Sapete chi faceva questo gioco? La Democrazia Cristiana, il Partito Socialista, Berlusconi. E indovinate chi paga il debito, in assenza di investimenti pubblici in lavoro, nazionalizzazioni, forte crescita etc? I lavoratori dipendenti e i ceti medi. E infatti, cari giovani amici, se oggi siete nella merda è anche per il debito fatto a palla durante gli anni ’80 e ’90 per far mangiare tanti papponi di questo paese… Ma andiamo avanti. Il Governo fece il braccio di ferro con l’UE: i primi volevano mantenere il rapporto deficit/PIL al 2,4%, i secondi sotto il 2% perché sono dei dementi ultraliberisti che pensano solo al bene delle banche. Ci si accordò alla fine sul 2,04%. Tutto a posto? No, perché alle porte ci sono le elezioni europee. E il Governo ci voleva arrivare con il consenso, mettendo qualcosa nella sacca degli italiani. E quindi? Quindi vai di Reddito, Quota 100, Flat Tax. Tutta roba che si paga ma i cui effetti sulla crescita sono dubbi assai. In tutto questo l’economia a livello internazionale rallenta, come si sapeva. L’Italia, che è più dipendente di altri da questo rallentamento, frena… Risultato? Più spese, zero crescita = deficit che si impenna. E infatti si prevede che il rapporto deficit/PIL per fine anno arriverà al 3%… Forse sforerà persino questa “magica” quota fissata dall’Unione Europea un po’ a cazzo, ma che ormai è diventata nella percezione dei “mercati” la soglia oltre cui c’è il liberi tutti e via alla speculazione finanziaria. Ma ieri Salvini faceva il gradasso in tv. Sai Floris, Tria deve far vedere che è preoccupato, ma tanto sono numeri, poi se è diverso non fa niente… ripetendo quello che diceva il suo compare Borghi l’altro giorno: sforiamo un po’, dai, e che sarà mai… Da dove viene tanta sicurezza? Io infatti se fossi stato un tecnocrate europeo che guardava la tv ieri sera avrei pensato: “spetta che ora vi facciamo un culo così”. Due possibilità: o Di Maio e Salvini sono davvero idioti, e non mi sento di escluderlo, o si sentono le spalle coperte. Cioè pensano che in caso di speculazione qualcuno compri il debito pubblico italiano. E chi sarebbe? E qui spuntano i giretti in Cina, la Via della Seta etc. Che questi avessero fatto il pensierino che la Cina, se a luglio dovesse partire qualche fenomeno speculativo, aumento dello spread etc, ci metta del suo per parargli il culo? In tal caso ci sarebbe da dirgli: cari amici, qui nessuno dà niente per niente, e in Cina l’internazionalismo proletario è morto 40 anni fa. Siete dei pazzi a mettere il debito pubblico nelle mani dei cinesi, perché si finisce come la Grecia: magari la Cina dopo può pretendere accordi a te sfavorevoli, mangiarsi pezzi di patrimonio, avere concessioni… Così per dire, eh. E’ una barzelletta: quelli che si dicono sovranisti e fanno (apparentemente) la voce grossa in Europa si preparano a vendere il paese ad altri. E infatti poi volano negli USA e cercano di tranquillizzare anche quel giro lì, e – guarda un po’ – ritrattano sul Venezuela… Forse l’unico sensato della combriccola è il Ministro Tria, che dice: “cari signori, se qui vogliamo continuare così, tutto bene, ma si aumenta l’IVA. Da qualche parte i soldi devono entrare…”. Peccato che con questo metta la pietra tombale sopra ogni ipotesi di “redistribuzione”, di “governo del popolo”, visto che l’aumento dell’IVA si spalma su tutti e quindi va a toccare soprattutto le classi popolari… In sintesi? Ci sono discrete possibilità che a luglio succeda un bel po’ di casino: crisi, speculazione, e dunque tagli alla spesa pubblica. Che questo governo di buffoni si accolli questa situazione è fuori discussione. Più probabile se ne tornino a casa sperando che la gente non colleghi causa ed effetto. In quel giorno, miracolosamente, scopriremo che nessuno li avrà più votati. Tutti voltagabbana. Qualche fomentato dirà che a sto punto ci vuole solo il governo dell’uomo forte, e quindi Salvini dittatore. La maggioranza si deprimerà e accetterà la logica del sacrificio, per cui bene Cottarelli, bene il PD ripulito, bene la responsabilità nazionale. Ma qualcuno si incazzerà. E anche tanto, senza più la diga 5 Stelle… Allora ho visto che noi ci saremmo messi a organizzare quelli che si incazzano, e trasformare la rabbia in progetto. Le europee da questo punto di vista sono già il passato, a sinistra non hanno nulla da dirci. Dobbiamo invece muoverci a costruire una struttura di movimento radicale, flessibile e capace di cooperare per lanciare a partire dalle piazze una vera ipotesi politica di redistribuzione della ricchezza! PS: dopo un anno che ci sentiamo dire che Salvini “è forte, un politico di razza”, ci possiamo dire finalmente la verità? E’ solo un bulletto, una tigre di carta, che come tutti i bulli quando trova qualcuno un po’ più convinto delle sue solite vittime si caca sotto! “Aureliooooooo…”
