SULLA LIBIA IL FALLIMENTO DELLA POLITICA ESTERA DEL GOVERNO

SULLA LIBIA IL FALLIMENTO DELLA POLITICA ESTERA DEL GOVERNO

Il fallimento sulla Libia della politica estera del governo.Ma l’Italia si perde dietro ai litigi di Di Maio e di Salvini.Della guerra in corso in Libia, si parla soprattutto per paventare il rischio di “un’ invasione” di profughi e si dà grande spazio a Salvini che, contro la legge, la Costituzione e il diritto internazionale, assicura che terrà chiusi i porti.Assai meno si parla dell’evidente fallimento della politica estera del governo nazionalpopulista.Conte aveva detto che il 2019 sarebbe stato “l’anno della svolta”, ma ora deve prendere atto che anziché la pace è arrivata la guerra.Il fatto è che l’Italia ha scelto di isolarsi, ha attaccato la Francia ad ogni occasione e non ha costruito un rapporto positivo con l’Europa; si è vantata di avere sulla Libia la fiducia di Trump che ora ritira le truppe e telefona ad Haftar.L’isolazionismo è la vera politica estera del governo nazionalpopulista della Lega e del M5stelle.È una politica che condanna la diplomazia italiana all’irrilevanza e al sacrificio degli interessi del Paese.Pochi però ne parlano. Ne discute poco la politica, anche a sinistra. La stampa e i media mostrano un generale conformismo.Come se l’Italia, da media potenza, quale è sempre stata fin dall’Unità, avesse già accettato in silenzio di ridurre il suo ruolo e di contare sempre meno sulle questioni internazionali, anche quelle che la riguardano direttamente.