TORRE MAURA E LA LEGGE MANCINO

La legge attualmente in vigore si chiama “legge Mancino” epunisce la propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, e l’esaltazione di esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. La pena prevista è la reclusione fino a tre anni per la propaganda o per chi“incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”,mentre è da sei mesi a quattro anni per chi“incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. In un paese normale per i fatti di Torre Maura che hanno visto in flagranza di reato auto incendiate, blocchi stradali, furto e distruzione di cibo e urla senza freni, sarebbero centinaia le persone a finire sotto processo, dal più alto in grado dei pubblici ufficiali presenti per “omissione di atti d’ufficio” fino all’ultimo squadrista di Casapound. Ad un governo poco democratico non servono leggi nuove, gli è sufficiente scegliere dove e quando applicare le leggi esistenti e dove e quando dimenticarsene. Basti ricordare come al comizio di Salvini in piazza del Popolo un uomo solo e pacifico che innalzava un cartello altrettanto pacifico con la scritta“Ama il prossimo tuo”fu preso per il collo da poliziotti in borghese ed arrestato. L’Italia non è un paese normale.