VOLANO GLI STRACCI IN CONSIGLIO DEI MINISTRI
Pare siano volati gli stracci al CdM di ieri sera.A perdere le staffe anche il premier Conte che avrebbe apostrofato il tuttofare ministro leghista con un secco:‘non siamo i tuoi passacarte’. A rendere incandescente l’atmosfera, oltre ai temi caldi sul tavolo della discussione, i due vicepremierche continuavano a beccarsi come due galli da combattimento.Il pentastellato da Floris,per la registrazione di un’intervista,lanciava dardi dalla punta avvelenata al suo competitore di fatto obbligava Conte a spostare prima di un’ora e poi di un’altra ancora l’inizio del Consiglio. Il leghista coi suoi già al tavolo della discussione, approfittando di un momento di pausa,scendeva in piazza annunciando di aver concordato ‘con chi c’era’ lo stralcio del Salva-Roma dal decreto Crescita. È lì che Conte avrebbe perso il suo proverbiale aplomb. Anche perché (al momento) più che cosa certa era un auspicio del leghista. Che nel corso della seduta fiume sarebbe divenuta una (quasi) vittoria. L’ennesima. Alla faccia di Di Maio che dagli studi de La7 si è dovuto precipitare a Palazzo Chigi per salvare quel poco ancora di salvabile, dopo una discussione senza esclusione di colpi. Crisi rinviata dunque(sino a quando non è dato sapere)ma il Salva-Roma ottiene, a differenza dei truffati dalle banche,un ok dimezzato: sì ai commi 1 e 7, gettati alle ortiche i commi 2, 3, 4, 5 e 6. “I debiti della Raggi non saranno pagati da tutti gli italiani ma restano in carico al Sindaco di Roma”, commenta soddisfatto Salvini.“E’ tutto da vedere, controbatte Di Maio,ne riparleremo in Parlamento”, lasciando intendere che ciò che è uscito dalla porta non farà fatica a rientrare dalla finestra in fase di riconversione. Dopo quattro ore di discussioneall’insegna di una tensione i cui echi erano palpabili anche nei lunghi corridoi di Palazzo Chigi,viene approvato il Decreto-Crescita. Novità sugli indennizzi ai truffati dalla banche il cui tetto passa 100mila a 200mila eurocol meccanismo del risarcimento a doppio binario. Automatici per i risparmiatori che rientrano sotto un certo reddito (35 mila euro, in alternativa un patrimonio mobiliare fino a 100 mila euro), stabiliti da un “arbitrato semplificato”, ovvero da una commissione di esperti quanti superano tale reddito. Novità anche per Alitalia.Approvate le norme per evitare il tracollo della compagnia con lo stanziamento di 900 milioni da parte dello Stato, oltre alle modalità di inserimento del Mef nella nuova Alitalia.E norme che riguardano diverse misure a tutela di piccole e medie imprese. E poi il ‘caso Siri’, altro tema bollente ma ancora tutto da chiarire.Con i 5S che chiedono un passo di lato in attesa che la magistratura verifichi colpe e responsabilità e Conte che dovrebbe avere un faccia a faccia quanto prima col sottosegretario indagato. Alcuni rumors lasciano intendere che in caso didimissioni ‘volontarie’la Lega non opporrebbe resistenze.Voci che, in attesa di riscontri, lasciano il tempo che trovano. Altre voci si domandano come mai il PD, invece di presentare una mozione di sfiducia per l’intero governo (‘dannoso per il Paese’)non lo abbia fatto per sfiduciare un sottosegretario indagato, sembrerebbe, dalle indagini in corso, in odor di mafia. Avrebbe messo con le spalle al muro i due vicepremier, costretti a gettare la maschera, una volta per tutte. In questo modo invece, chiedendo di sfiduciare il governo intero, i due alleati, per poterla respinge, si troveranno nuovamente più compatti che mai. E mentre le polemiche fioccano,il governo supera anche questa crisi.La più dura e reale fra tutte quelle messe in campo finora
