ITALDONNE: L’ITALIA SI È INNAMORATA, SCONFITTO IL PREGIUDIZIO
“ Basta dare soldi a queste quattro lesbiche”. La gaffe del successore di Tavecchio, Felice Belloli, che con quella frase si dovette dimettere da Presidente della Lega Dilettanti.Ecco nel calcio italiano il calcio femminile era visto, più o meno così, anche se alle parole volgari di Belloli, altri preferivano il sorrisino . Da allora di strada se ne è fatta, e non a caso ieri Walter Veltroni ha scritto :” quel gol al 95’, ha buttato giù un muro, il muro della diffidenza”. Da ora nulla sarà più come prima. È crollato il muro dello scherno, il muro dell’ostracismo, il muro del pregiudizio, ora, comunque andrà al mondiale, il calcio femminile sarà visto come uno sport come altri, come una disciplina normale.Ora le ragazze possono dimostrare di poter diventare calciatrici professioniste, le bambine possono ambire ad imparare senza vedere soffocata nel pregiudizio la loro passione. Le Società di serie A, la Federazione, Sky, in particolare, tutti avevano promosso al meglio l’evento e lavorato per fare bella figura, Il loro contributo è stato enorme, anche il campionato appena terminato, culminato con la sfida scudetto fra Juventus e Fiorentina,allo Stadium con 35 mila presenze, aveva dato uno slancio, ma la partita dell’esordio era fondamentale: e l’avversario temibilissimo, l’Australia era n.6 nel ranking mondiale, e anche le quote Snai davano poche possibilità alle ragazze di Milena Bertolini. Un tracollo sarebbe stato deleterio, il movimento tutto ne sarebbe uscito tramortito, la derisione o il compiacimento degli scettici prevenuti erano dietro l’angolo. Il rigore, il gol, la fine primo tempo che ci vedeva sotto, tutto faceva preludere al peggio. E invece la grande reazione d’orgoglio e da squadra ha portato una meritata, seppur insperata vittoria, il gol all’ultimo minuto di recupero un sogno, l’Italia si è emozionata, e poi innamorata: queste ragazze hanno davvero “ le palle”. Ora nessuno si metterà a rovistare nella loro vita privata, per capire se sono davvero tutte lesbiche, se hanno il fidanzato o la fidanzata, se sono sposate o se hanno figli: ora da tutti sono considerate solo delle atlete, delle professioniste che giocano per l’Italia. Piano piano il sorrisetto malizioso degli uomini più retrogradi smetterà di esistere, quel sorriso che gli faceva dire, “ sono brutte, sembrano uomini, sono senza tette, chissà cosa indossano di intimo? E ancora ma quando hanno il ciclo cosa fanno? Beato il massaggiatore che le palpa tutte.“ Ecco erano queste le cattiverie della gente prevenuta che si rifiutava di concedere loro una possibilità: dimostrare che si, si può giocare a pallone con le tette, con il ciclo, e indossando il perizoma, e il reggiseno, e anche avendo una sessualità diversa dalla norma, basta avere testa, gambe e cuore, qualità che le azzurre hanno tutte dimostrato. Ecco perché Barbara Bonansea, non ha solo, con la sua doppietta, dato tre punti fondamentali all’Italia, in un girone molto complicato, trasformando una sconfitta in una rimonta fantastica.La centrocampista juventina, di Pinerolo, con la sua doppietta ha dato credibilità a tutto il movimento, ha abbattuto quel “ volgare muro del pregiudizio” ora certo, viene il difficile, nello sport bisogna sempre confermarsi e guardare al prossimo ostacolo, ma appunto, il prossimo sarà solo un ostacolo sportivo, e non un muro invalicabile, grazie a tutte le ragazze azzurre.
