UNDICI ANNI E ANCORA LA DIASPORA DELLA SINISTRA

UNDICI ANNI E ANCORA LA DIASPORA DELLA SINISTRA

Nella primavera del 2008 Rifondazione comunista, Partito dei comunisti italiani, Verdi e Sinistra democratica costruiscono la lista “Sinistra arcobaleno”. Si diceva potesse toccare il 10 per cento: prende il 3,08 per cento e rimane fuori dal parlamento. Allora Rifondazione comunista va a congresso e si spacca: Vendola fonda Rifondazione per la sinistra. Alle europee del 2009 la Rifondazione comunista rimasta e il Partito dei comunisti italiani – assieme a Socialismo 2000 di Cesare Salvi, ex Ds e Sinistra democratica – si mettono insieme nella “Lista Anticapitalista – Federazione della sinistra”, mentre Rifondazione per la sinistra assieme a Verdi, Sinistra democratica e Psi creano “Sinistra e Libertà”. Entrambe non raggiungono il quorum.Dopodiché Sinistra e Libertà perde prima il Psi e poi i Verdi. Ma un pezzo dei Verdi assieme a Rifondazione per la sinistra e Sinistra democratica fondano Sinistra Ecologia e Libertà (Sel). Intanto la Federazione della sinistra, che doveva diventare partito, si scioglie per motivi che adesso (perdono!) non ricordo. Il Partito dei comunisti italiani nel frattempo aveva perso Marco Rizzo, creatore di Comunisti sinistra popolare poi diventato Partito comunista. Alle Politiche del 2013 Sel si allea con il centrosinistra, mentre Prc, Pdci, Verdi e Italia dei Valori danno vita a “Rivoluzione civile”. Sel entra in Parlamento grazie all’accordo con il Pd ma non andrà mai al governo, mentre Rivoluzione civile prende il 2 virgola e rimane fuori. Ovviamente Rivoluzione civile si scioglie, non prima di regalare un nuovo soggetto indispensabile per la politica italiana: Azione civile di Antonio Ingroia. Alle europee del 2014 Sel, Rifondazione comunista, Pdci e Azione Civile si uniscono in “L’Altra Europa con Tsipras”. La lista riesce nel miracolo di superare lo sbarramento del 4 per cento, per un soffio. Vengono eletti tre europarlamentari: una giornalista che aveva promesso di non accettare il seggio perché la sua era una candidatura di servizio, un altro giornalista e una dirigente di Rifondazione. Alzi la mano chi ricorda una battaglia comune dei tre. Nessuno, forse, anche perché la lista si scioglie. Non prima di regalare un nuovo soggetto indispensabile per la politica italiana: L’Altra Europa con Tsipras.Passano settimane, Sel subisce una scissione, viene fondata Led, i tre gatti che ne fanno parte entrano nel Pd poco dopo. Sel cambia nome e nasce Sinistra Italiana.Alle elezioni del 2018 Sinistra Italiana assieme a Possibile e Articolo 1 (entrambe le formazioni nascono con una scissione da sinistra del Pd: siccome le folle si accalcavano, meglio uscire alla spicciolata) creano “Liberi e Uguali”. Rifondazione assieme ad altri movimenti, invece, dà vita a “Potere al popolo”. Liberi e Uguali, che tutti avevano promesso sarebbe diventata partito, va male: supera di poco il 3 ed elegge qualche parlamentare. Potere al popolo, che tutti avevano promesso sarebbe diventata un soggetto strutturato, va male: supera di poco l’1.Dopo il voto, Liberi e Uguali non diventa partito. Alcuni fondano Futura e oggi sono organici al Pd. Altri fondano un altro movimento di cui non ricordo il nome (by Laforgia). Articolo 1 diventa partito per poter così regolarizzare la propria posizione con il 2 per mille. Rifondazione litiga coi movimenti, ma Potere al popolo va avanti comunque forte del proprio radicamento fenomenale. Alle europee del 2019 Articolo 1 sostiene il Pd.Possibile fa una lista coi Verdi.Sinistra Italiana ne fa un’altra con Rifondazione, in un sussulto di fantasia denominata “La Sinistra”.Potere al popolo, forte del proprio radicamento fenomenale, non si presenta.Verdi e Possibile non entrano, La Sinistra nemmeno – ma neanche lontanamente.Giorni fa ho coordinato un dibattito pre-elettorale de “La Sinistra” e anche lì avevano promesso che il progetto stavolta andava avanti ma – leggo – le divergenze sono già incolmabili. Ora, lascio a voi le conclusioni, perché io – con tutta la buona volontà – ho ampiamente perso le parole.