VIAGGIO IN TURCHIA IN MOTO 1

VIAGGIO IN TURCHIA IN MOTO 1

È che sto facendo un esperimento. Un viaggio in solitario percorre anche parti di te stesso inesplorate, non solo città e paesi. Uno parte con mille domande, mille timori. Ce la farò? Che mi accadrà se sono stanco, se cado, se mi ammalo? E se ho un guasto? E poi anche dopo in ogni cosa uno ci deve mettere il cuore e la faccia, perché è solo. Da solo deve decidere cosa fare, deve incontrare persone che non conosce e che parlano una lingua diversa dalla tua, da solo deve vincere timidezze, malfidenze, accettare o rifiutare amicizie e compagnie. Da solo uno deve appropriarsi di una autocomunicazione che porta a imprimere in un proprio archivio cose che altrimenti sarebbero verbalizzate e dette a altri. Allora il viaggio assume una dimensione metafisica che accompagna quella materiale. Sulla moto è innalzata una vela che si gonfia delle tue forze e delle tue convinzioni.Ma questa volta dopo molto titubare ho accettato di partire in due. Ovvero, per un viaggio che prevedo durissimo, ho fatto una delega a un’altra persona di parte delle mie paure. Qualcuno che all’occorrenza possa darmi un aiuto, qualcuno con cui confrontarmi, qualcuno con cui condividere momenti belli e brutti. E non so ancora se ho fatto bene, perché la solitudine mi piaceva da morire e la nuova condizione ancora deve dirmi cosa potrà darmi davvero, oltre a un indubbio peso in più che grava sulla moto. Boh, vedremo. Anche per questo, forse, il viaggio per ora mi è “sfuggito”. Deve trovare un diverso percorso dell’anima e quando lo avrà fatto la moto tornerà ad essere un pretesto per esplorare le emozioni. Domani in Turchia. Gulè gulè