COMPLICE DEGLI SCAFISTI?

COMPLICE DEGLI SCAFISTI?

Se il Salvini ha il diritto di affermare in assenza di prove e dopo due anni di indagini a vuoto che le navi delle ONG sono in combutta con gli scafisti libici, simmetricamente si potrebbe affermare che il ministro dell’interno è in combutta con i carcerieri delle galere libiche e con gli stessi scafisti di cui sopra. Eh si, perchè è difficile capire gli spasmodici tentativi di riconsegnare i “clienti” proprio alle stesse bande criminali che già hanno estorto a questi poveri disgraziati i quattrini della prima traversata clandestina. Sarebbe un po’ come se un gommista libico senza scrupoli pagasse qualcuno per spargere chiodi intorno alla propria officina. Davvero inquietante la pervicacia con cui si vorrebbero trasformare le navi soccorritrici in fornitori di carne umana ad un governo inesistente di un paese frammentato e nel mezzo di una guerra civile.E si potrebbe persino considerare sospetta la coincidenza di come per la prima volta il governo fantoccio libico indichi Tripoli come porto sicuro, proprio in sincrono con l’approvazione del decreto-sicurezza-bis.,Alla faccia delle Nazioni Unite, del Vaticano, dei tribunali internazionali per i diritti dell’uomo, della Croce Rossa, di Amnesty International e di tutte le organizzazioni umanitarie del pianeta. Se scrivessi i miei post con la stessa disinvoltura con cui il Salvini scrive i suoi potrei mettere in campo questa ipotesi, ma da quella persona seria che sono sempre stato mi guardo bene dal farlo.