NOTRE-DAME, I BENEFATTORI FANNO MARCIA INDIETRO: ‘I SOLDI? NON SAPPIAMO DOVE FINIRANNO’
Due mesi fa il mondo intero restò senza fiato dinanzi alle immagini trasmesse in diretta tv sul rogo di Notre-Dame. I francesi (e non solo) pregavano e piangevano, un pezzo di storia, di cultura e di tradizione se ne andava per sempre, divorato dalle fiamme. E mentre infuriavano le polemiche e si puntava il dito su eventuali responsabili, da più parti si invocava la ricostruzione, veloce, sicura imponente come e meglio di prima. Partì a tempo record una sottoscrizione che in men di 24 ore raccolse oltre 850 milioni di euro.I primi a farsi avanti i magnati del lusso Arnauld, Pinault, Dior, Vuitton, Bulgari ai quali seguirono migliaia di cittadini comuni in quella che fu una vera e propria gara di solidarietà. ‘La ricostruiremo tutti insieme. È quello che i francesi si aspettano, che la nostra storia merita”dichiarava dagli schermi televisivi Macron. Ebbene, a due mesi dalla tragedia, gran parte di quei benefattoriche con le lacrime agli occhi promettevano fiumi di denaro,sono spariti nel nulla.I primi due brand hanno versato un acconto del 10% (ne avevano promesso 200 e 100 milioni), degli altri non v’è traccia. E di quelle favolose donazioni, al momento, ne sono arrivate meno del 10%, circa 80 milioni sugli 850 promessisull’onda della commozione.‘Non sappiamo dove finiranno’, pare sia questa la motivazione del dietrofront.Vogliono vederci chiaro, insomma, prima di allargare i cordoni della borsa i miliardari francesi.‘I pagamenti saranno effettuati man mano che i lavori progrediscono e dopo che verranno indette le gare d’appalto’. Che tutto il mondo sia paese?Quante volte in Italia si è chiesto conto (senza ottenere risposte, se non vaghe e contraddittorie) degli sms solidali donati a supporto di terremotati o alluvionati? E mentre le polemiche infuriano,a Notre-Dame si è celebrata la prima messa dopo quella terribile notte di due mesi fa. Una liturgia per poche persone tutte col casco di sicurezza, perché la struttura è ancora pericolante.Entro cinque anni la cattedrale sarà ricostruita come e meglio di prima,assicura Macron.Donazioni permettendo, s’intende
