MATERA, BLITZ CONTRO CAPORALATO: BRACCIANTI PAGATI 3,5 EURO L’ORA

MATERA, BLITZ CONTRO CAPORALATO: BRACCIANTI PAGATI 3,5 EURO L’ORA

Arruolati su Facebook e poi costretti a lavorare nei campi, anche 14 ore di fila in cambio di pochi euro. Erano queste le condizioni lavorative dei braccianti stagionali assunti, si fa per dire, da cinque aziende agricole messe oggi sotto sequestro dai Carabinieri di Matera. Sotto indagine quattro imprenditori con l’accusa di caporalatonel territorio agricolo del litorale Jonico-lucano.Loro, i nuovi schiavi erano per lo più rumeni.Giunti in Italia venivano privati dei loro documenti e costretti a lavorare in condizioni di semi-schiavitù sotto continue minacce e intimidazioni.Consentita una sola pausa, per un pasto frugale, di appena mezzora. Gli alloggi, case fatiscenti e maleodoranti, venivano loro fornite dagli stessi ‘padroncini’ il cui costo veniva poi decurtato dal già più che magro salario.Tre euro e mezzo il compenso di un’ora lavorativadi una giornata che iniziava all’alba e finiva al tramonto a fronte di un giro d’affari stimato intorno ai 7 milioni di euro. Oggi il blitz dei Carabinieri del Comando provinciale di Matera ed il sigillo alle aziende ora sotto sequestro.