LE MANI SULLO STATO

LE MANI SULLO STATO

Ieri sera ho voluto rivedere “Le Mani sulla Città”, un film girato nel 1963 da quel maestro del cinema inchiesta che risponde al nome di Francesco Rosi. Una trama che parla di politica, corruzione, inchieste insabbiate per interessi di bottega, interessi che arrivano al punto di accogliere, nel partito emergente pezzi della maggioranza di una destra affarista, passando sopra ai metodi illeciti, alla corruzione resa pubblica da uno scandalo edilizio per poter raggiungere la maggioranza e governare, il riferimento alla Dc quale partito emergente è chiaro ed inequivocabile. Un modo di fare per arrivare al potere che si ripete fedelmente nel tempo. Una trama scritta 56 anni fa ma che potrebbe essere confusa con un “prodotto” dei giorni nostri, soltanto cambiando il titolo da “Le Mani sulla Città” a “Le Mani sullo Stato”. Significativa è la didascalia del film che recita: «I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce.»(Wikipedia).