NUOVE ACCUSE A PAZZAGLINI, EX SINDACO LEGHISTA DI MACERATA
NUOVE ACCUSE A PAZZAGLINI, EX SINDACO LEGHISTA DI MACERAT Con la chiusura delle indagini della procura di Macerata, vengono contestati all’ex sindaco cinque episodi di abuso d’ufficio oltre all’accusa di peculato. Tutte le accuse sono naturalmente specificate nell’avviso di chiusura indagini trasmesso al senatore dal procuratore capo Giovanni Giorgio.Nello specifico viene contestato al senatore leghista, Giuliano Pazzaglini, il “transito” di circa 120 mila euro da società private piuttosto che dalle casse dell’amministrazione comunale, del denaro frutto di donazioni per il sisma. Le indagini avrebbero evidenziato come per i presunti casi di abuso d’ufficio, l’allora sindaco Pazzaglini, avrebbe indotto i donatori a versare le somme su determinate società private anziché al Comune, al fine (secondo quanto detto dall’ex sindaco) di evitare lungaggini burocratiche.Giuliano Pazzaglini ha però sempre asserito che il proprio operato si è svolto nella più assoluta regolarità e di “aver agito in buona fede con massima trasparenza”. La prima contestazione di peculato riguarda un deposito di una somma di un gruppo di byker (motociclisti locali e non) che nel maggio 2017 avrebbero donato del denaro per le casette per i commercianti terremotati. Tale raccolta a favore dei commercianti venne organizzata dal cittadino maceratese Vincenzo Cittadini con Moto Nardi, e dai motoclub Amici di strada di Civitanova e New Riders. L’importo non venne messo a bilancio ma depositato sul conto personale dell’allora sindaco. La somma di 10.300 euro venne sequestrata e Pazzaglini spiegò che la donazione aveva caratere fiduciario e quindi non necessitava di transito nelle casse del Comune e che comunque tale importo sarebbe stato poi successivamente devoluto. Ora dalle indagini sono emersi altri cinque episodi, sempre legati alle donazioni che sarebbero state versate a società private che la procura considera connesse a Pazzaglini. Tra queste spicca una donazione cospicua della Emilbanca che a luglio 2017 versò 90 mila euro. Pazzaglini in quel caso chiese alla Emilbanca che la somma fosse versata alla Pro Loco. due mesi dopo, all’inizio di settembre Pazzaglini avrebbe convocato il direttivo della Pro loco per riaprire la collaborazione. In un successivo incontro avrebbe parlato della donazione in arrivo, specificando che parte dei soldi erano destinati alle casette temporanee per i commercianti, un’altra parte sarebbe dovuta servire per digitalizzare l’archivio storico, seimila per la Pedalata della Sibilla, e almeno 12mila però dovevano andare alla società Sibil Iniziative, a titolo di rimborso per l’organizzazione delle varie manifestazioni.Le contestazioni sono di abuso d’ufficio e per una società, la Sibil Iniziative, l’accusa prevede anche il concorso di abuso d’ufficio con Giovanni Casoni, l’ex presidente della Croce rossa di Visso che appunto gestiva quella società.Ci sarebbe poi (sempre nel quadro dell’accusa di truffa) un assegno incassato in banca dalla compagna di Cassoni, dell’importo di 2mila euro. Pazzaglini, sulla vicenda ha dichiarato: “Vivevamo nella situazione più disperata, l’80% della popolazione era evacuata. Ho rinunciato all’aumento dell’indennità, mi hanno accusato per i rimborsi delle spese che avevo muovendomi con la mia auto ed è venuto fuori che avevo preso meno di quello che mi spettava. Non so cosa mi si contesti”. Venerdi Pazzaglini ha incontrato l’avvocato Giuseppe Villa, che lo difende con l’avvocato Giancarlo Giulianelli: “Abbiamo visto una parte degli atti, e preso atto che si tratta di un enorme malinteso, oppure ci sono aspetti da approfondire. Lunedì deciderò di concerto con gli avvocati, se presentare una memoria o chiedere di essere ascoltato per dare la mia versione”. Tutte le persone coinvolte a vario titolo avranno adesso in base alla legge, 20 giorni di tempo per produrre memorie, essere ascoltati e chiarire le loro posizioni. Una volta esaurito questo termine, la decisione di archiviazione o rinvio a giudizio sarà emessa dal Pm che valuterà tutto il materiale prodotto nonché le eventuali audizioni degli attori della vicenda.
