IL RISVEGLIO DI TRAVAGLIO DAL SONNO DELLA RAGIONE. È DAVVERO COSÌ?

IL RISVEGLIO DI TRAVAGLIO DAL SONNO DELLA RAGIONE. È DAVVERO COSÌ?

Si è risvegliato Travaglio dal sonno della ragione che lo aveva portato a mettere sullo stesso piano chi applaudiva Il salvataggio dei naufraghi e chi augurava uno stupro, anzi stupri “a quattro a quattro”? A prima vista sembrerebbe di sì: è tornato ad attaccare Matteo Renzi, ma con un’arringa-editoriale in favore di Minniti, che – lui sì – impediva gli sbarchi. Nelle pagine interne un vicedirettore ripubblica pari pari i tweet di Renzi grondanti lodi sperticate pro-Minniti, raccolti in maniera così accurata e completa da denunciarne la probabile provenienza dagli archivi dell’ex inquilino del Viminale. Insomma, si scopre che c’era un tempo non lontano in cui Travaglio e Renzi la pensavano allo stesso modo. A conferma del motto di quell’anziano viveur che consigliava di evitare i rapporti a tre perché non si sa mai che può succedere “nella confusione”. In questo caso, per carità, confusione di idee. Sabina Guzzanti ne spiegava l’origine perché il direttore del Fatto è “uno che dice di non essere né di destra né di sinistra e poi mostra di appoggiare la corrente di sinistra di un movimento che dice di non essere né di destra né di sinistra e ha portato al governo un alleato di estrema destra” (la citazione è a memoria, ma io ho buona memoria)