L’ ATALANTA BATTE L’UDINESE,E’ QUARTA E SOGNA SEMPRE PIÙ

Due gol in tre minuti tra l’82’ e l’85’ valgono tre punti e quarto posto. Palo di De Paul per i friulani. L’Atalanta ha battuto 2-0 l’Udinese nel primo Monday Night della 34a giornata di Serie A salendo da sola al quarto posto, l’ultimo disponibile per la qualificazione Champions, a quota 59 punti.Una sfida dominata dai nerazzurri di Gasperini che dopo diverse occasioni respinte da Musso, e sfiorando la beffa con il palo colpito dal friulano De Paul al 72′, hanno sbloccato il match all’82’ con il rigore di De Roon. All’85’ Pasalic ha chiuso i conti. La missione non è ancora del tutto compiuta, ma la settimana che ha vissuto l’Atalanta è già da ora da Champions. La Dea di Gasperini è quarta, dominando e soffrendo nel 2-0 all’Udinese, ma mettendo un piede avanti a tutti nella rincorsa ai piedi del podio. Novanta minuti di gioco veloce e triangolazioni che, complice anche le fatiche di Coppa Italia, si sono scontrati con la poca lucidità negli ultimi metri fino all’episodio decisivo all’82’ con il calcio di rigore conquistato da Masiello e realizzato da De Roon. Tre punti fondamentali nell’ultima “in casa” prima dell’esilio forzato a Reggio Emilia, un chiaro avviso al resto della ciurma: l’Atalanta fa sul serio. Per l’Udinese, invece, una sconfitta che mantiene complicata la corsa alla salvezza (+4 sull’Empoli) ma che ha lasciato intravedere buoni segnali di condizione fisica e mentale. Per il resto la cronaca è quella di una delle tipiche sfide dell’Atalanta davanti al proprio pubblico in questa stagione. Non si è arrivati ai 47 tiri toccati contro l’Empoli (senza segnare), ma anche contro l’Udinese gli undici di Gasperini – pur privo di Ilicic – hanno saputo trovare tempi e modi per impensierire la retroguardia friulana. La serata di Musso si è rivelata impegnativa fin da subito con i voli sul colpo di testa di Gosens e il destro al volo da fuori di De Roon ad esaltarne le qualità. Poi ci ha pensato Pasalic a sfiorare il vantaggio per la Dea, lasciando a uno scavetto di Lasagna in ripartenza l’unica vera occasione per l’Udinese nel primo tempo. Nella ripresa Gasperini ha provato a mescolare le carte togliendo un difensore, Mancini, per inserire un attaccante, il classe 2001 Piccoli, arretrando nella linea difensiva l’olandese De Roon come primo regista arretrato. Un 3-4-3 con Zapata largo e Piccoli a fare sportellate in centro che ha tolto un po’ di pressione e fisicità dai dintorni di Gomez, sempre più libero di inventare da regista avanzato e appoggiarsi agli esterni, facendo piovere occasioni per i compagni. Prima lo stesso Piccoli debolmente, poi Gomez e Hateboer e infine Zapata non sono riusciti ad abbattere il muro friulano e i guanti di Musso, poi però – dopo un palo di De Paul nella seconda occasione di serata per l’Udinese – è arrivato l’episodio decisivo con l’atterramento di Masiello da parte di Sandro, giusto rigore concesso da Giacomelli, che ha concesso a De Roon – glaciale – di realizzare l’1-0 dagli undici metri. Tre minuti dopo il raddoppio di Pasalic è la ciliegina sulla torta su assist di Zapata.