SI VIS PACEM PARA BELLUM: LA LOTTA DEI LIBERI PROFESSIONISTI

SI VIS PACEM PARA BELLUM: LA LOTTA DEI LIBERI PROFESSIONISTI

“Si vis pacem, para bellum” (in latino: «se vuoi la pace, prepara la guerra») è il motto dei miei mattini. Quelli in cui indossata l’armatura, il libero professionista che è in me, sale in groppa al suo destriero fedele (macchinina da basso consumo cittadino) e affronta l’arena della lotta quotidiana contro i ritardi, la burocrazia, i giri farraginosi, la macchinosa prassi amministrativa, i titanici tempi della giustizia … Certo, nell’immaginario collettivo, “azzeccagarbugli” è l’icona di leguleio per antonomasia. Vacuo, imbroglione, opportunista, avido. E, forse, nessuno crederà mai che esiste anche: CHI combatte per la Giustizia; CHI non innalza inni al dio denaro; CHI non svende conoscenza al migliore offerente; CHI ogni giorno studia, si aggiorna, arrovella il suo cervello per aiutare CHI STREMATO non crede più nel Diritto che fece grande la nostra civiltà. Eppure piccoli eroici sacerdoti della dea con la bilancia esistono Lavorano alacremente, a volte scrivono pagine che divengono pietre miliari per la Storia giuridica e ogni mese si domandano come il loro lavoro sarà valutato dalla AGENZIA DELLE ENTRATE prima ancora che dai CLIENTI.Evasione fiscale?Per la maggior parte dei professionisti “liberi” oggi non si parla di evasione. Si parla dell’immane, arduo, compito di farsi pagare: dai clienti, dai soccombenti, dalle amministrazioni.Chi sceglie di svolgere una libera professione sa che il suo nemico non è solo il luogo comune, sa che l’insicurezza del futuro oscilla come un pendolo impazzito fra i capricci dei politicanti, fra leggi finanziarie che oggi scrivono di contribuenti minimi, domani di studi di settore, in futuro di tetti improponibili da raggiungere.E devono fare i conti con diabolici meccanismi tecnologici che trasformano, nel mio caso, il tecnico del diritto in un impazzito programmatore di computer il quale al posto di cercare cavilli, deve imparare il codice binario. E poi la preoccupazione per i contributi. Casse di previdenza professionali che succhiano il sangue come vampiri, che spostano l’asticella del minimo sempre più avanti nel tempo.Ma è il prezzo della “professione libera” che ha come conseguente malattia professionale: una bella … ULCERA PERFORANTE!È un cervello che non è andato via dall’Italia e il bel paese lo ripaga con vagoni di stress, tir di maalox o gaviscom e abbonamenti per ecografie al fegato con diagnosi: INGROSSATO!Ogni mattina il libero professionista “guerriero”, non quello “unto” da circuiti particolari, si dota di pazienza, inizia il pellegrinaggio per i vari uffici.Da un sì o un no dipende il “pane quotidiano”, e se è un avvocato, dai rinvii, valutabili spesso in “ere geologiche”, dipende sovente LA SUA STESSA SOPRAVVIVENZA.Pressione fiscale, iniquità del sistema previdenziale, sfruttamento del lavoro nero dei praticanti negli studi professionali, solo alcuni degli insormontabili ostacoli all’esercizio della professione. Che c’azzecca un libero professionista con la Sinistra? Con il proletariato? Verrebbe da rispondere:1. la Sinistra non può essere anacronistica e arroccarsi su posizioni vetuste che vedono nella rivoluzione del proletariato, come identificato nel 1800, la soluzione di tutti i mali2. Non esiste più il ceto medio, quello della borghesia. Oggi esiste la forbice sociale che ha generato ricchi ricchissimi, chiusi in lobby, lavoratori siano essi autonomi che stipendiati con difficoltà a sbarcare il lunario e poveri, sempre più poveri, magari anche i dipendenti dei call-center a partita iva. Tutti a sperare che non capitino loro SPESE IMPROVVISE, PROBLEMI DI SALUTE, perché avrebbero difficoltà a farvi fronte, dovrebbero magari interrompere il lavoro o la professione, ma il cingolato esattoriale dello stato o delle casse di previdenza non si fermerebbe.In fondo è risaputo che nel nostro momento storico, la partita iva è lo strumento della precarizzazione del lavoro.SInistraSI non chiude alle libere professioni. È consapevole del fatto che in Italia si tralascino sempre i problemi dei più deboli e propone per i praticanti l’adozione di contratti di apprendistato, l’applicazione negli studi professionali di apposite regole come lo STATUTO DEI LAVORATORI, eliminando lo sfruttamento del lavoro. Manca l’alleanza con il lavoro e con i lavoratori. Occorre ripristinarla a tutti i livelli, anche con le libere professioni L’avvocato non può ubbidire a una logica d’impresa. Se la giurisdizione È PREROGATIVA dello Stato ed è giusto che sia così per la rilevanza della materia, la logica del profitto tout court non può guidare la categoria. Occorre investire nella giurisdizione e, in generale, nel substrato che consente lo svolgimento delle libere professioni Quando parlo di GIUSTIZIA mi riferisco all’ambiente che per ovvie ragioni professionali conosco meglio. Perché il gettito proveniente da marche da bollo, contributi unificati, F24, registrazioni atti e sentenze non viene esclusivamente vincolato per il finanziamento della giurisdizione?In fondo far funzionare la giustizia metterebbe in circolo molta parte dell’economia: attrattiva per investimenti; fiducia dei cittadini; speranza in un futuro migliore.E, libererebbe quella stessa giurisdizione dai tentativi pericolosi di una Europa in mano alla Finanza tendente a consentire l’infiltrazione del capitale in ambito di esercizio della giurisdizione con le pericolose implicazioni che questo comporta. Occorre difendere il “Lavoro” a ogni latitudine esso si trovi e con qualsiasi nome esso si presenti, sapendo che ogni rivoluzione etica, sociale, economica, parte sempre dalla Dignità SI VIS PACEM PARA BELLUM …La mia Sinistra sa stare anche sulle barricate, per le strade, con lo studente, il lavoratore, il precario, il libero professionista che non sbarca il lunario, l’agente di commercio o il praticante, con l’esodato e con chi “a far la fame a partita iva” è condannato. LA MIA SINISTRA …Non sa solo parlare di Storia … Vuole riprendersi la Storia … ripartendo da dove tutto cominciò: IL LAVORO e quello Art. 1 della Costituzione per il quale … RINASCEMMO DALLE NOSTRE CENERI!