RICOVERATO IN OSPEDALE TINTO BRASS, MAESTRO DEL CINEMA EROTICO

RICOVERATO IN OSPEDALE TINTO BRASS, MAESTRO DEL CINEMA EROTICO

È grave Tinto Brass, il regista 86enne è stato ricoverato nella notte a Roma, in terapia intensiva all’ospedale Sant’Andrea. Il maestro del cinema erotico italiano ha avuto un malore dopo una prolungata febbre ha riferito la moglie, Caterina Varzi, che ha chiamato immediatamente l’ambulanza. Il bollettino medico riporta che il regista è ancora in prognosi riservata.La situazione è precipitata lunedì sera, nella villa di Isola Farnese dove il regista vive da molti anni. La moglie Caterina ha raccontato: “Fino all’ora di cena tutto bene, poi gli è salita la febbre e alla fine ho dovuto chiamare un’ambulanza perché stava male”. Nove anni fa Brass aveva avuto un ictus. Tinto Brass veniva da un periodo impegnativo, fra mostre da organizzare e nuove pellicole.Il regista stava anche seguendo altri progetti: una nuova versione di “Paprika”, un suo film erotico degli anni ‘90; La sua lunghissima carriera è iniziata negli anni Sessanta con film che fin da subito avevano contenuti erotici, andando incontro a molteplici critiche e alla censura. Tinto Brass ha diretto anche film politici, il suo primo film Chi lavora è perduto (1963), affrontava il tema di un giovane che stenta ad integrarsi nella società. Ma sono i film “La chiave” con Stefania Sandrelli, Miranda con Serena Grandi, Capriccio con Francesca Dellera, Senso ’45 dal racconto di Camillo Boito con Anna Galiena a conferirgli il titolo del maestro dell’erotismo sul grande schermo. Un erotismo mai fine a se stesso, ma sempre legato al discorso sul potere come Salon Kitty del 1975 con Helmut Berger, ambientato in una casa di tolleranza nella Berlino nazista. Da settembre avrebbe voluto aprire la casa di Isola Farnese alle proiezioni di questo film proprio per gruppi di studenti “per far capire attraverso il cinema cosa ha fatto il nazismo all’essere umano”. Brass è nato a Milano il 26 marzo 1933 e dopo la laurea in giurisprudenza, si è trasferito negli anni ’50 a Parigi dove ha lavorato come archivista presso la Cinémathèque Française. Arrivato al cinema come aiuto regista di Alberto Cavalcanti e di Joris Ivens e poi, rientrato in Italia, come aiuto del grande Roberto Rossellini per India e Il generale Della Rovere, entrambi del 1959. La sua lunga filmografia è costellata da altre opere: Caligola (1979), interpretato da Malcolm McDowell, ambientato nella Roma antica, Paprika con Debora Caprioglio, la commedia autobiografica Fermo posta Tinto Brass (1995) di cui è stato anche attore. Come attore ha lavorato anche a film di altri registi (La donna è una cosa meravigliosa di Bolognini, Lucignolo di Massimo Ceccherini) e le sue ultime apparizioni sono state dei cammei in altri film come Case chiuse, sul tema della chiusura delle case di tolleranza.