ALGERIA, LE FERITE DELLA GUERRA CIVILE, ELEZIONI QUANDO? FURBERIE E RINVII
 
        «Nel segno della riconciliazione nazionale il governo ha occultato i crimini della guerra civile», denuncia l’ex direttore del quotidiano algerino El Watan. La piazza e il cambiamento, Giuliana Sgrena sui piccoli aggiustamenti politici in corso su quell’importante fronte Mediterraneo.La guerra civile algerina, in dieci anni, dal 1991 al 2002, nei combattimenti tra l’esercito e vari gruppi estremisti islamici avrebbe prodotto 150mila vittime e almeno ottomila scomparsi. Nel 2005 è stata approvata con un referendum la Carta per la pace e la riconciliazione nazionale che prevede l’amnistia per gli ex combattenti, oltre a risarcimenti per le famiglie delle persone scomparse e per quelle dei combattenti morti. Questa legge ha, però, anche imposto il silenzio sulle troppe crudeltà di quel conflitto, e della classe politica che l’ha promossa e che ha continuato a guidare il paese fino all’inizio di quest’anno… CONTINUA SU REMOCONTRO:
