COMPAGNI BUONGIORNO PER ANDARE AVANTI INSIEME NON SI PUO’ DIALOGARE TRA SORDI

COMPAGNI BUONGIORNO PER ANDARE AVANTI INSIEME NON SI PUO’ DIALOGARE TRA SORDI

Vorrei tanto che si mantenessero toni civili.Io sono amareggiata quanto molti di voi. Nonostante la grande stanchezza di questi giorni di estenuanti discussioni, cerco di spiegarmi e di spiegare ciò che ho capito. Innanzitutto per quanto grave sia doversi astenere da un voto, ciò non significa che sui contenuti di lotta non si sia uniti. Non mancherà certo il contributo e l’accordo di lotta contro il governo e nei conflitti sociali. PRC, a mio avviso, si è resa conto che non era serio votare due Statuti. Lo Statuto definisce le regole di un partito o movimento che sia. Non ci si può spaccare in due sulle regole. La differenza fondamentale, che dal camping di Grosseto si è evidenziata, è stata politica, una visione che non è condivisa. L’organizzazione e la strategia di un partito sono i mezzi mediante i quali si espleta e manifesta all’esterno e verso gli alleati di coalizione il contenuto politico ed operativo.Se questa differenza di intendere la partecipazione politica alla vita del movimento è sullo Statuto, non si può proseguire. Su tante altre cose si può e si deve mediare, ma non sulle fondamenta della casa comune. Vi chiedo pazienza, ma voglio spiegare. È sempre ovvio che non mi offendo se vi stancate di seguire quello che penso. Avete presente quando si vota una legge elettorale, una riforma costituzionale, il presidente della Repubblica, ecc…? Ecco ci sono casi in cui abbiamo sempre detto che le regole devono passare con la più ampia maggioranza possibile.Bene. Lo Statuto di un partito o movimento che sia è, per me ed anche per PRC a quanto pare, una legge interna che non può essere varata con la maggioranza dei 50%+1 dei votanti. Deve essere qualificata, sforzarsi di approvarla con i due terzi, in modo che non si vada ad una spaccatura forte e ad una conta drammatica prima ancora di produrre serenamente attività politiche insieme. Questa è una importante visione strategica diversa tra partito e movimento. La seconda è insuperabile davvero. I partiti, che continuano a subire disprezzo generalizzato da parte di pap, sono regolati dalla Costituzione che tutti siamo chiamati ad applicare. Questo Paese ha un Parlamento che RAPPRESENTA le inclinazioni politiche dei suoi cittadini organizzati in territori. È quindi una democrazia rappresentativa. Su questo concetto sono organizzati anche i partiti. Ci sono le Assemblee territoriali che eleggono delegati conosciuti sul territorio che poi andranno con diritto di voto all’Assemblea nazionale che varera’ programma ed eleggerà la classe dirigente o di coordinamento. Per Pap invece vale sempre e solo una testa, un voto. Quindi dentro all’assemblea nazionale, chiunque ci vada vota programma e coordinamento. Io credo che dobbiamo invece recuperare competenze e qualità. Nel delegare dal territorio, queste caratteristiche sono più garantite. Io, all’assemblea provinciale di Modena saprei bene che compagni delegare per conoscenze ed onestà.L’assemblearismo mi è sempre parso più dispersivo, manipolabile(chiunque è presente, vota) e non controllabile come qualità.Inoltre ricordo che l’assemblea è comunque divisa in un palco e una platea.Non è vero che tutta la platea sia a conoscenza delle cose, mentre il palco sì. Dov’è la qualità di questa democrazia diretta? Mi pare che il principio su cui i grillini hanno voluto farci credere la bontà della democrazia diretta che vota anche on line, non siano un grande esempio. Ecco, queste le differenze principali sullo Statuto. Due Statuti diversi, così diversi, è male. Perciò, a mio avviso, PRC ha tentato fino all’ultimo istante di convincere a provare a giungere ad un solo statuto emendato, poi ha fatto la cosa giusta. Il movimento si faccia il suo Statuto. Il partito ha il suo, secondo principi costituzionali. Forse non si è valutato all’origine la difficoltà di fondere un partito che bene o male viene da lontano, con un movimento che pensa male dei partiti, compresi quelli della sinistra di lotta, e che soprattutto, a mio avviso, per quello che ho vissuto sul territorio, crede di cominciare la vera ed unica sinistra. Chiudendosi ed autolodandosi continuamente. Sono giovani, lo sono stata anch’io. So che vuole dire.Non bisogna perdersi di vista. L’unità si fa riempiendo di contributi vari un contenitore nuovo, in modo che tutti abbiano pari dignità e rispetto dei loro percorsi.Le alleanze elettorali, ma anche sul territorio, sono tutte auspicabili per il compattamento delle forze di sinistra antiliberiste. Ecco, questa è la mia PERSONALE spiegazione. Ho vissuto male, malissimo questa delusione. Ma indietro non si torna e va bene, lo pensiamo tutti, ma chi ci governa ci ha fatto tornare indietro tutti.E, per andare avanti insieme, non si può dialogare tra sordi. Io oggi non posso rispondere ai commenti. Ho troppi impegni. Spero che consideriate le mie spiegazioni personali.#adelantesinistra