TOUR DE FRANCE: CICCONE CORRE IN DIFESA. PER RESTARE IN GIALLO

Il suo nome, i tifosi della due ruote lo hanno imparato a conoscere durante l’ultimo#Giro2019, quando Giulio Cicconesi aggiudica la tappa del Mortirolo e poi conquista la maglia azzurra di miglior scalatore della Corsa Rosa. Professionista dal 2016, 58 Kg distribuiti in 176 cm di altezza, il ‘Re del Mortirolo, è riuscito ad imporsi anche nella Grande Boucle, ovvero il Tour de France, conquistando l’ambita maglia gialla. E’ la sua prima volta, come è la prima volta la partecipazione alla competizione ciclistica più famosa in assoluto.‘Un sogno d’infanzia diventato realtà’, ha commentato lo scalatore della Trek-Segafredo,‘è meraviglioso’. E’ meraviglioso per lui, per gli abruzzesi che lo seguono fin dagli esordi e per l’Italia tutta. Originario di Brecciarola di Chieti, 24 anni, Ciccone,pedalata dopo pedalata sta scrivendo bellissime pagine nella storia del ciclismo italiano e adesso anche internazionale.Un 2019 fortunato e pregno di emozioni per il ciclista azzurro, fortemente determinato ad indossare il più lungo possibile la maglia appena conquistata perché‘è una cosa immensa’. L’amore per la due ruote è cominciato prestissimo.Aveva appena otto anni quando ha capito che sulla sella avrebbe voluto scalare montagne e perché no, diventare un campione.Comincia come dilettante ed i successi non tardano ad arrivare. I suoi idoli, Nibali, Valverde e Rodriguez. Nel 2016si guadagna la chiamata della Bardiani di Bruno e Roberto Reverberi, due specialisti nel far maturare i talenti italiani emergenti, ediviene professionista. Riuscendo a mettersi subito in luce con una vittoria al Giro d’Italia nella tappa di Sestola. Poi quella fastidiosa (e preoccupante) tachicardia,seguita da due interventi di ablazione al centro cardiologico Monzino di Milano, che lo hanno tenuto in stand by per quasi un anno. La voglia di ritornare in sella era tanta. Come la determinazione di lasciarsi tutto alle spalle per rimacinare chilometri e riprendersi la sua vita. Così è stato. Dopo il Giro per il ‘Geco d’Abruzzo, com’è chiamato dai suoi tifosi, arriva la partecipazione al Tour. Grinta, determinazione e forte intuitosono le caratteristiche che lo contraddistinguono.Ama il rischio e spesso si avventura in avanscopertapuntando sull’effetto sorpresa nei suoi avversari. Sprecando, a volte, qualche energia di troppo, come nell’ultima tappa quando si è fatto superare dal belga Teuns pur essendo nettamente più forte. La tattica, ancora un suo limite. Ma ha tutto il tempo per affinarla e metterla in pratica. Intanto si gode il meritato successo, ascoltando, nel poco tempo libero, musica latina e Vasco Rossi del quale è un grande fan.In quanto alla maglia gialla la difenderà con i denti e le unghie, c’è da stanne certi.