PER SALVINI È IN ARRIVO IL GENERALE INVERNO
Salvini ha definitivamente perso la possibilità di diventare premier. La finestra d’oro per Salvini, aperta per diventare premier, erano elezioni d’estate: massima crescita elettorale, nel mezzo dei teatrini con le ONG sugli sbarchi. Elezioni in autunno-inverno senza sbarchi sono elezioni da Lega scarica, in caduta, o almeno non al centro dell’occhio di bue mediatico. Al tutto si aggiungono le questioni “russe”. Vedremo gli sviluppi delle indagini, ma al di là di questo, rimane una questione politica e mediatica difficile cancellare le tante immagini di Savoini con Salvini) non banale per chi fa del sovranismo il proprio credo. Da chiedersi è perché Salvini non abbia preso al balzo l’occasione di questa finestra d’oro. Le spiegazioni a mio avviso sono due:– paura: Salvini per andare a elezioni avrebbe dovuto fare cadere, lui, il governo. E Salvini sa benissimo che la Lega cresce e il M5S scende, ma che la stragrande maggioranza di elettori di Lega e M5S sono contrari alla caduta di questo governo, preferito – non senza buon senso – alle alternative tragiche. Salvini non ha avuto il coraggio di affrontare una crisi di consensi; il tutto con la ulteriore paura (Salvini è tutt’altro che un capitano coraggioso) di non farcela da solo e di doversi alleare con Berlusconi e Meloni. Personaggi con molti meno voti di Salvini, ma molta più capacità tattica. E accompagnandosi a questi personaggi Salvini avrebbe ulteriormente perso voti.– inconsistenza politica: se Salvini fosse un politico forte, uno statista, uno con un progetto di stato di politica di futuro, non avrebbe esitato. Ma Salvini non ha alcun progetto politico o di paese. Vive di comunicazione “surfando” sui social fra sbarchi, polemiche con le ONG, grandi opere… Il suo programma è un copia incolla di qualche idea berlusconiana (flat tax all’acqua di rose) e di un federalismo Lombardo Veneto a cui è costretto a credere per non inimicarsi Zaia. Ma se fosse per lui dovrebbe essere estate tutto l’anno, sempre sbarchi, sempre ONG. E basta… Arriva ora quindi – elettoralmente – il generale inverno e per Salvini si addensano nuvole di tempesta. Un anno e torna al 15%.
