PAVIA, BLITZ NELL’ULTRADESTRA. SEQUESTRATE ARMI DA GUERRA

PAVIA, BLITZ NELL’ULTRADESTRA. SEQUESTRATE ARMI DA GUERRA

Blitz dell’antiterrorismo in provincia di Pavia, sequestrate venti armi da guerra, tra cui carabine d’assalto di ultima generazione, pistole, munizioni e un missile aria-aria, appartenenti a tre persone che hanno combattuto alla guerra del Donbass in Ucraina. Altri sono stati arrestati dalla polizia in varie città del Nord Italia.Il blitz dell’Antiterrorismo è stato attivato nei confronti di una serie di soggetti facenti parte di gruppi dell’estrema destra oltranzista. Tutto si è sviluppato in un’indagine della Digos di Torino, relativa ad alcuni combattenti italiani che hanno partecipato alla guerra nel Donbass, in Ucraina.All’operazione, coordinata dalla Procura di Torino, hanno collaborato anche le Digos di Milano, Varese, Pavia, Novara e Forlì, in coordinazione con la Polizia di prevenzione. L’operazione complessa, ha portato al sequestro ingente di armi da guerra con pochi precedenti per la polizia che opera in questo ambito. Il questore di Torino Giuseppe De Matteis, ha dichiarato: “Abbiamo delle idee su cosa si potesse fare con il materiale sequestrato ma ad oggi non c’è alcun riscontro che ci consenta di fare ipotesi certe”. Una riflessione ribadita da Eugenio Spina, dirigente Ucigos, che ha precisato: “Al momento non ci sono elementi che ci facciamo pensare a progettualità eversive“. È stato arrestato Fabio Del Bergiolo, 50 anni, con precedenti penali per truffa, ex ispettore antifrode delle dogane, nel 2001 si era candidato al Senato, per Forza Nuova, nel collegio di Gallarate. Nella sua abitazione, a Gallarate, è stato trovato un ingente quantitativo di armi da guerra e da sparo di provenienza per lo più austriaca, tedesca e statunitense oltre a stemmi e cartelli con simbologie naziste. Altre due persone sono in stato di fermo: si tratta di un cittadino svizzero di 42 anni, Alessandro Michele Aloise Monti, e di un italiano 51enne, Fabio Amalio Bernardi. Entrambj fermati nei pressi dell’aeroporto di Forlì, accusati di detenzione e messa in commercio di un missile aria aria in utilizzo alle Forze armate del Quatar. Le indagini hanno riscontrato la presenza di contratti tra uno dei miliziani e un esperto di armi che proponeva l’acquisto, per conto terzi, di un missile del quale venivano trasmesse anche alcune foto attraverso Whatsapp.Nel blitz il 9 luglio scorso, è stato arrestato anche il leader di Legio Subalpina Fabio Carlo D’Allio, accusato di apologia di fascismo e detenzione e munizionamento di armi da guerra.