SALVINI AL GOVERNO? A QUESTO STIVALE NON C’E’ MAI FONDO

SALVINI AL GOVERNO? A QUESTO STIVALE NON C’E’ MAI FONDO

Dice “Vesuvio lavali col fuoco”, dice “carrozze metro solo per i milanesi”, indulgesugli insulti razzisti a iosa diffusi dalla lega nord, appoggia qualunque iniziativa diretta ad affossare il Sud, e poi, ripulendosi la faccia, presenta scuse di circostanza e si presenta addirittura come uomo di governo. “Statista” invero sarebbe un po’ troppo. Per ultimo l’alfiere del Nord, vedendosi escluso, minaccia di fare un “passeggiata” a Roma, che potrebbe ricordare una certa marcia nefasta. Il bello di questo paesucolo sbandato è che c’è chi lo prende sul serio.Gli è che quando si è toccato il fondo del pozzo ogni scarafone che nuota nella melma può sembrare un’utile forma di vita. Dopo le prove d’autore di Andreotti e Craxi, ma quelli avevano ben altro spessore culturale, il fondo pensavamo d’averlo toccato con Berlusconi e Bossi. Televisioni spazzatura per rincoglionire il popolo ed esibizioni claunesche, mentre fondava un partito con il Dell’Utri tramite mafioso, l’uno. Barbaro leghista ruttante insulti razzisti antimeridionali, mentre intascava soldi e condanne, l’altro. Ma tornando al nostro, anzi loro, Salvini, un uomo che in età adulta esprime concetti razziali di sì bassa lega (mo’ simme ‘o fatto) perché lo fa e come giudicarlo? I casi sono due, o forse tre. Vediamoli. Si può essere razzisti per stupidità o ignoranza, come spesso accade. In questo caso, come si può pensare di nominare primo ministro o associare ai massimi livelli di governo simil persona? Uno sciocco diventerà mai intelligente se madre natura gli ha posto dei limiti? E un ignorante diventerà mai colto se passa il tempo a bighellonare per le strade? Certo, tutti possono ricredersi e cambiare opinione, ma quando si commettono tali nefandezze, in pochi possono credere nel rinsavimento di chi li ha perpetrate. Per dirla in soldoni, affidereste mai le chiavi di casa a chi di mestiere ha fatto lo scassinatore? O peggio, affidereste le vostre figlie a un maestro con un passato da stupratore seriale? Le ferite del passato non si rimarginano mai del tutto, lasciano cicatrici a memoria di sé. Si può essere razzisti in età adulta non per convinzione ma per perfidia politica, come a volte accade. Mettendo da parte le responsabilità di un sistema nazionale ingiusto fondato sull’esclusione delle regioni meridionali dal benessere sociale ed escludendo la lotta alle mafie al sistema associate, si possono attribuire tutte le colpe dello sfascio economico ad agenti stranieri, quali i poveri immigrati e l’Unione Europea. Quest’ultima in verità pur ingiusta nei confronti dei paesi mediterranei, ma mai quanto ingiusta è l’Italia nei confronti del Sud. E’ la stessa tecnica usata da Hitler contro gli ebrei. Dunque, torna utile, a chi gioca sulla paura e l’ignoranza degli altri, ossessionare i cittadini con tv e giornali pubblici e privati, millantando una catastrofica invasione di migranti che, giova ricordarlo, fuggono da guerra e fame provocate dagli stessi paesi occidentali, mentre in Italia è in corso un’evasione di alcuni milioni di giovani disoccupati, più di tutto dal Sud. Disoccupati non certamente causati dagli immigrati che vengono a fare ben altri lavori, solitamente improponibili ai nostri giovani scolarizzati. I politici peggiori, va da sé, per acciuffare consensi mentono, ma perché mai affidarsi al peggio che avanza? Chi mai consegnerebbe i propri beni a una persona perfida e senza scrupoli? Può mai farlo forse il Sud, vittima principe di tale infido comportamento? Si può essere razzisti contro i meridionali e poi cambiare opinione, si può essere razzisti contro gli immigrati e poi dire che non è vero, si può essere giovane comunista padano e poi buttarsi a destra accettando amicizie neonaziste, si può dire mai più con Berlusconi e poi diventare la sua stampella per la vecchiaia, si può dire e fare tutto e il suo contrario, si può essere un dottor Jekyll e un mister Hide insieme, possedere una doppia personalità, essere un caso clinico insomma. In questa terza e assurda possibilità, più che di incarichi di governo, c’è bisogno di cure. Chi pensa che, mandando a carte quarantotto i propri valori morali, con tali imbarazzanti personaggi si possa stipulare un “contratto”, seppur firmato per quello che vale l’impegno di una firma per certa gente, o pensa di essere un furbo oppure è un fesso, per dirla con Travaglio. Dalle mie parti un detto recita che il furbo non sa quanto è fesso nel pensare che gli altri siano fessi. E fessi non sono soprattutto gli elettori meridionali che hanno fatto saltare il banco al trascorso governo renziano, mandandolo a casa per referendario plebiscito il 4 dicembre del ’16, e affossando il successore Gentiloni con tutto il suo impresentabile Pd, il 4 marzo del ’18. Il Sud negli ultimi anni ha compiuto un vera rivoluzione culturale, riappropriandosi innanzitutto del proprio passato, calpesto e deriso dal sistema italiano, insieme ha ritrovato la propria dignità, perduta nell’affidarsi ai partiti nazionali, e ha chiaramente manifestato i prodromi di un rivoluzione politica per conquistare l’equità di trattamento sociale negatogli dallo Stato italiano. Stia attento chi pensa, ancora una volta, di usare i voti del Sud contro il Sud, pecché ccà nisciuno è fesso.