RIACE, QUEL SINDACO NON PUÒ RESTARE

RIACE, QUEL SINDACO NON PUÒ RESTARE

Riace continua a far bruciare di rabbia quanti costruiscono il loro sistema di potere fondato su odio e paura.La gioia per aver cacciato Domenico Lucano, per aver frantumato il sistema di accoglienza che aveva ridato vita al Paese, per averlo umiliato con la farsa del voto, per aver eletto un sindaco caro alla Lega, sembra svanire nel nulla.Nella farsa.Sì, perché quel nuovo primo cittadino che tanto ha fatto che tanto si è vantato per aver stracciato Mimmo Lucano non potrebbe esser considerato sindaco di Riace.Riace, il borgo dell’accoglienza, non potrà avere quel nuovo sindaco perché secondo legge non poteva essere eletto. Rischia così di durare molto poco il mandato di Antonio Trifoli come sindaco di Riace, successore di Lucano.Lui eletto grazie al sostegno di una civica di centro destra nella quale la Lega è componente fondamentale, dovrà essere sottoposto a verifica a causa di una incompatibilità che era rimasta nascosta.Trifoli, il 26 maggio aveva vinto con ampio margine le ultime amministrative, strappando a Lucano e ai suoi sostenitori la guida di quel paesino luogo riconosciuto a livello mondiale di accoglienza ed integrazione.Il neo sindaco aveva capeggiati la lista civica “Riace Rinasce” che aveva preso il 41% dei voti. Ma le carte e l’evidenza dei fatti direbbe che Trifoli, ispettore della sicurezza del Comune, con contratto a tempo determinato, come vigile urbano e pubblico ufficiale, non poteva essere eletto.A dirlo Antonio Trifoli, il neo sindaco leghista del comune di Riace, non poteva candidarsi e di conseguenza essere eletto, almeno questo emergerebbe dall’art.60 della D.Lgs. 18.08.2000, n. 267, Testo Unico degli Enti Locali, in cui si parla di ineleggibilità di figure che hanno precisi incarichi pubblici.L’Aran (Agenzia per la rappresentenza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) stabilirebbe che: «L’ente può concedere ai lavoratori, che ne fanno richiesta, periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia. Sulla base della precisa formulazione della clausola contrattuale possono avvalersi dell’istituto solo i lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con conseguente esclusione dei dipendenti in servizio ma assunti:– con contratto di lavoro a tempo determinato, categoria della quale farebbe parte il neo sindaco.Vedremo, nei prossimi giorni, quanto di tutto ciò, dove le opportune verifiche, verrà fatto valere.Torna alla mente il passo di una intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud subito dopo il successo elettorale, nella quale dava un giudizio sulla gestione di Riace da parte di Mimmo Lucano:«E’ stato ottimo nei primi anni di collaborazione: quando è stata fondata l’associazione Città Futura, nel 1999, c’ero anche io con Lucano e in quel tempo si parlava però di altri progetti, di far rinascere Riace con la valorizzazione degli antichi mestieri, poi qualcosa è cambiato e ci siamo allontanati. Ma spero di avere con lui un buon rapporto e costruttivo: ha fatto tanto per Riace, ha fatto in modo che fosse conosciuta nel mondo, ma purtroppo, quello che io definisco un delirio di onnipotenza lo ha portato a commettere degli errori».