A PROPOSITO DEL MINISTRO DELL’INTERNO

E così, tra un discorso dal balcone del DVCE a Forlì, una sparata sulla necessità di “ordine e disciplina” riferita all’annoso problema dei grembiulini nelle scuole e l’annuncio di pene più severe per punire chi maltratta i nostri amici pelosetti, Salvini è tornato a parlare anche di alcuni dei suoi eterni cavalli di battaglia come l’immigrazione e la castrazione chimica, rivendicando i grandi risultati ottenuti finora. Ma facciamo un po’ di fact-checking, vi va? 1) A chi lo accusa di non fare nulla di reale per la sicurezza del paese, ma di fare solamente propaganda di odio all’interno della sua infinita campagna elettorale, Salvini replica: “Il ministro degli interni risponde con i fatti e i reati quest’anno sono in calo di più del 10%”.Il che è vero, i reati calano.Ma calano da molti anni, ogni anno di più.Alcuni di noi lo ripetevano in continuazione anche prima, citando le fonti del Ministero dell’interno, ma a quanto pare prima non era vero, mentre oggi sì.Nel 2018, i reati erano scesi del 9.5%, nel 2017 del 9.2%, nel 2016 del 7% e così via.Tutto questo a fronte di un numero di rimpatri pari agli anni precedenti.Cioè, i crimini sono sempre meno, indipendentemente dal numero degli immigrati.Tra l’altro, quest’anno gli irregolari (quelli che lui chiama “clandestini”) sono aumentati di diverse decine di migliaia, grazie al suo “decreto sicurezza”, che ha tolto la possibilità di rinnovare i permessi per protezione umanitaria.Quindi: negli anni in cui, nel nostro paese, abbiamo la più alta concentrazione di immigrati clandestini, i crimini sono scesi.Fatto numero uno. 2) I prefetti avvisano Salvini che, in caso di guerra in Libia, il nostro paese sarebbe obbligato ad accogliere chi scappa da quel paese, quindi si dovrebbero aprire i porti e ripristinare ogni possibile operazione di salvataggio in mare, pena una severa condanna da parte della Corte Internazionale dei diritti dell’uomo.E Salvini cosa risponde?Che in Libia “non c’è nessuna guerra, sono solo scontri isolati”.500 morti130 donne120 bambini40.000 sfollatiSono le cifre che si conoscono, finora, della “guerra che non c’è” in Libia.Stiamo lasciando quella gente a morire, impedendogli di scappare da una zona di guerra, per fermare un’immaginaria “invasione” che minacciava il nostro paese e che stava portando le nostre città a diventare sempre più invivibili e pericolose.Tutto ciò mentre, nel nostro paese, i crimini seguitavano a scendere.Fatto numero due. 3) Salvini è tornato a parlare della sua proposta di utilizzare la “castrazione chimica” per punire gli stupratori, dicendo, tra l’altro, che essa viene utilizzata anche in altri paesi d’Europa.In effetti la castrazione chimica è prevista anche in Svezia, Germania, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Belgio e Francia.Ma funziona un po’ diversamente da come la immagina il ducetto padano.In tutti questi paesi la castrazione chimica è “opzionale”. Ovvero: il condannato per stupro o per pedofilia può fare richiesta di essere volontariamente “castrato chimicamente” nel caso in cui non riesca a controllare i propri impulsi, ottenendo così la libertà vigilata e non dovendo scontare la pena in carcere.Tutto questo previa valutazione di uno psicologo.L’unico paese dell’UE in cui attualmente è prevista la castrazione chimica “forzata”, ma solo per chi stupra un bambino sotto i 15 anni o un parente stretto, è la Polonia.Che per questo motivo è stata più volte condannata da tutte le associazioni internazionali che si occupano di diritti umani.E ovviamente tutto questo avviene nel momento in cui, nel nostro paese, anche le violenze sessuali sono ai minimi storici (sono sempre troppe, eh, ma prima erano di più).Fatto numero tre. Bufale, nient’altro che bufale, insomma.Salvini è un bugiardo seriale, che fa leva sull’ignoranza e sulle paure delle persone per porsi come “rimedio” a problemi che non esistono.Questi sono i fatti.Smentitemi, adesso.