ROMA – ATLETICO MADRID 0 – 0. LA ROMA RESISTE AL CHOLISMO

ROMA – ATLETICO MADRID 0 – 0. LA ROMA RESISTE AL CHOLISMO

Finisce a reti inviolate, ma non senza emozioni, la sfida dell’Olimpico fra Roma e Atletico Madrid. Il punto preso dalla Roma è importante ai fini di classifica e morale, ma arriva da una gara a tratti fatta di estrema sofferenza, con un Atletico in totale più brillante. Nonostante la Roma gestisca il gioco nel primo tempo, ed abbia una buona reazione finale, le occasioni migliori sono tutte degli spagnoli, cosa che ha il risvolto positivo di mettere in luce uno splendido Alisson, felino come non mai. Il portiere brasiliano, ancora ventiquattrenne, salva le penne ai giallorossi in più d’un’occasione, con un paio di veri e propri miracoli. Un altro dono del cielo è la scivolata di Manolas che intercetta il pallone di Koke proprio sulla linea, con il portiere che respinge incredibilmente anche la ribattuta di Griezmann. Occasioni giallorosse poche, ma ci potevano stare ambo i rigori reclamati dai giallorossi: netto il tocco di mano di Vietto, largo il braccio di Juanfran in opposizione a Kolarov. La partita offre comunque diversi spunti di riflessione. La Roma fa un primo tempo ordinato, con gli spagnoli che guardano sornioni, pochi spunti e qualche errore in disimpegno. Ma quando l’Atletico decide, intorno al 50’, di iniziare a giocare, i giallorossi vanno troppo in fretta in difficoltà, e passano il famoso “brutto quarto d’ora” ancorati alla propria trequarti, mentre i cholisti fanno il bello ed il cattivo tempo. E Di Francesco, cosa fa? Mette Fazio per Defrel. Il santone del 4-3-3 aggiusta quello che poteva diventare un incubo virando su un 5-3-2 atipico, Fazio fra Jesus e Manolas. L’elasticità non manca all’abbruzzese. La mossa difensivista rende però un contraccolpo anche in fase offensiva, che migliora rispetto allo zero assoluto di inizio secondo tempo.Un secondo spunto lo danno gli uomini in campo. Strootman è ancora al limite della sufficienza, e Florenzi non sembra essere pronto per entrare a pieni ritmi, dato che l’allenatore gli preferisce un Peres in forma, si, ma tecnicamente molto rivedibile; costringe oltretutto Defrel a fare il terzino aggiunto, cosa che lo rende fondamentalmente nullo in avanti. In difesa, Jesus si fa solido mentre Manolas continua ad alternare miracoli e sonni fase REM. Entra bene Pellegrini, dinamico, trasparente El Sharaawy, Fazio mette sicurezza, ma si nota che la difesa scarsa non è, ma male assortita per questo genere di 4-3-3. Meglio (non perfetta) a cinque. Alla fine il risultato è quasi il massimo che si poteva chiedere, un punto con l’Atletico può andar bene, anche se il girone non vede una sola squadra di marziani, ma due. Sarà essenziale aggiudicarsi in maniera insindacabile i sei punti in palio con il Qarabag