ITALIA A MANO ARMATA

ITALIA A MANO ARMATA

Ho evitato accuratamente di occuparmi del ladro ucciso dal pensionato perchè l’argomento divide l’opinione pubblica in maniera troppo netta. E non amo le risse. Credo che la legittima difesa sia ampiamente giustificata dal sentirsi in pericolo di vita e che sparare a freddo per uccidere sia diverso, come (sembra) sia successo nel’ultimo caso. Ma qui stiamo andando oltre, c’è chi sogna un’Italia tutta armata come in America dove la marea di pistole ha sicuramente aumentato la violenza. E questo non mi piace. Certo, lo Stato deve garantire la sicurezza dei cittadini ma non è poi così semplice. La discussione è sensatissima, meno sensata la strumentalizzazione di una vicenda comunque triste e dolorosa. Capisco fino in fondo la crisi di chi ha sparato, ma non è accettabile che si presenti alla finestra per farsi applaudire perchè la morte, qualsiasi morte, non va mai festeggiata. Capisco anche che la paura di un furto sia forte, ma non si può vivere da otto anni (come ha confessato) con l’arma sul comodino quando basterebbe magari mettere le sbarre alle finestre. Insomma, non ci si può sentire eroi. Ma soprattutto non si può giocare con l’insicurezza della gente come fa la Lega. Chi li conosce bene sa che Salvini “ci fa”, per motivi elettorali, ma Buonanno invece “c’è”. Non può il sindaco di un pugno di case andare in televisione sfoderando una pistola. Invitando tutti a fare i cowboy. Non è accettabile ed è socialmente pericoloso. Che significa spendere i soldi pubblici per armare la popolazione? Non mi sono mai piaciuti quelli che a Roma chiamiamo i coatti, specie quando al primo buh, si sa, se la danno a gambe levate. Ricordo una sera dietro una cosiddetta ronda ad Abano terme: una maniera per farsi un grappino e magari passare una notte diversa. La legittima difesa è una questione molto importante. E va trattata seriamente. Senza isterismi nè tifi da stadio. Poi non c’era bisogno di far vedere la pistola, bastava mettere la faccia. Uno del nord sa bene cosa significa.